I fondi pensione ultimamente sono particolarmente richiesti. Questi strumenti prevedono diverse agevolazioni fiscali. Tra queste misure i contributi o i premi versati per una forma pensionistica complementare possono essere deducibili dal reddito complessivo. L’obiettivo è quello di incentivare l’adesione ai fondi pensione. Ecco come fare.
La deducibilità
In merito ai fondi pensione questi risultano deducibili ai fini dell’Irpef i premi e i contributi versati nei confronti delle forme pensionistiche complementari. Questi riguardano sia i fondi negoziali che quelli individuali ai sensi dell’articolo 10 comma 1 lettera e-bis del TUIR, il Testo unico delle imposte sui redditi. Il contribuente con l’obiettivo di ridurre il carico fiscale e nel momento in cui presenta la dichiarazione dei redditi ha a disposizione diverse agevolazioni che si dividono in oneri deducibili e detraibili. I primi abbattono l’imponibile mentre i secondi l’imposta.
Le regole
Per ottenere questa agevolazione è necessario analizzare le regole specifiche, infatti i contributi possono essere deducibili per un importo massimo di 5.164,56 euro all’anno. Anche i Piani Pensionistici Individuali (o Pip) consentono di partecipare alle forme previdenziali tramite il versamento del trattamento di fine rapporto oppure attraverso i contributi propri. Ognuna di queste modalità risulta valida per ottenere la deduzione fiscale. Inoltre il reddito da cui detrarre i contributi può essere di qualsiasi tipo sia ovvero dipendente, autonomo, di impresa e altro. Infine è possibile dedurre i versamenti che vengono effettuati a favore di un familiare che risulti fiscalmente a carico. Se questo soggetto è impossibilitato a detrarre interamente i contributi versati, la parte di denaro che resta può essere dedotta da chi ha effettuato il versamento e ha in carico la persona in questione.
Le agevolazioni
Rispetto a tutte le agevolazioni quelle più convenienti riguardano la deduzione di un onere che è stato sostenuto dal proprio reddito imponibile. Questo avviene perché il contribuente può beneficiare di un risparmio fiscale maggiore rispetto alle detrazioni. Nella categoria degli oneri deducibili ci sono anche i contributi che vengono versati alle forme di previdenza complementare. In base ai rendimenti che vengono realizzati dal fondo pensione il risultato netto maturato dalla forma pensionistica viene sottoposto a un’imposizione annuale sostitutiva delle imposte sui redditi, viene applicata un’aliquota del 20% al posto del 26%, questa vale anche per gli altri redditi di natura finanziaria. In merito alle prestazioni pensionistiche in capitale o in rendita rispetto alla quota al netto dei redditi già tassati o esenti, questi sono soggetti a una tassazione sostitutiva ridotta con l’applicazione di una ritenuta alla fonte a titolo di imposta con aliquota del 15%.