Riceve bolletta da 15mila euro, anziana finisce in Rianimazione: cosa è successo

Una bolletta (errata) da oltre 15mila euro. E l'anziana muore dopo il malore

Dopo aver ricevuto la bolletta relativa al periodo agosto-ottobre ha accusato un malore e da allora non si è più ripresa: un’anziana di 88 anni di Camporosso (Imperia) lotta ora fra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Borea di Sanremo.

Cosa è successo

A raccontare la vicenda sono i familiari dell’anziana, tale Caterina Giovinazzo. Tutto è cominciato quando la signora è stata informata dalla nuora dell’arrivo della bolletta relativa al periodo agosto-settembre.

L’88enne è cliente della Banca di Caraglio di Camporosso ed è lì che lo scorso 14 novembre è arrivato il bollettino con l’importo da pagare. Quando la donna è venuta a conoscenza delle spese ha avuto una sorpresa a dir poco terribile. Il gruppo Iren, a cui la signora fa riferimento per il rifornimento idrico, le aveva addebitato una somma pari a 15.339 euro. Dal canto suo, l’istituto di credito ha cominciato a saldare il conto, e lo scorso 4 dicembre ha versato i primi 7.669 euro.

Per Caterina Giovinazzo si è trattato di un vero e proprio choc. La donna, fra l’altro invalida, ha accusato un malore ed è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Borea di Sanremo, dove si trova attualmente ricoverata in gravi condizioni.

Nel verificare la situazione, Luigi e Gianni Trapani, figli della signora Giovinazzo, e il fratello, Rocco Giovinazzo, hanno preso visione delle bollette, cercando di capire da cosa potesse essere motivata una cifra tanto elevata. Le precedenti bollette di Iren indicavano che l’88enne usufruiva di pochi metri cubi di acqua, che avrebbero potuto al massimo comportare una spesa di 65 euro.

Incongruenze fra bolletta e fattura

“Mi sono recato insieme a mio nipote Luigi all’ufficio Iren di Camporosso per segnalare il fatto. L’impiegata ha confrontato i dati Iren e quelli da noi forniti e si è accorta che quanto rilevato in bolletta non corrispondeva a quanto riportato in fattura, ha raccontato il fratello della donna, come ricordato da Il Secolo XIX. “Siamo riusciti ad ottenere che l’istituto di credito rimettesse sul conto di mia sorella la somma già versata a Iren e non coprisse, per il 4 marzo 2024, nemmeno gli altri 7.669 euro a saldo ma ciò che Iren, forse, potrebbe considerare solo un errore banale oggi rischia di costare la vita a mia sorella”.

La famiglia si è quindi rivolta alla società idrica, così da ripristinare la situazione corretta. Allegata alla lettera anche la foto dei contatori. Al momento, tuttavia, Iren non avrebbe ancora risposto. “Pagheremo solo il dovuto. Prima di inviare una bolletta del genere ad una pensionata invalida avrebbero potuto far ricontrollare il contatore da un altro tecnico“, ha commentato con amarezza Rocco Giovinazzo.“Allo sportello abbiamo scoperto che sono state spedite altre bollette errate, ma nessuna riportava un ammontare così elevato”.

La famiglia è pronta a dimostrare che l’88enne non può aver consumato quanto le è stato addebitato, anche perché nei finesettimana è ospite dai figli. Iren ha promesso di verificare la situazione e di prendere provvedimenti in caso di errata bolletta.

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