“Faremo ricorso”. Il Pd albanese vuol bloccare l’accordo con l’Italia

Migranti, la Corte costituzionale albanese sospende l'accordo con l'Italia

Tutto il mondo è Paese: anche sull’altra sponda dell’Adriatico c’è un “Partito democratico” che rema contro. In Albania, l’opposizione locale ha annunciato barricate contro la ratifica dell’accordo sui migranti con l’Italia siglato tra Giorgia Meloni e l’omologo di Tirana, Edi Rama. Il Partia Demokratike (Pd) – che in Albania appartiene all’area di centrodestra – farà dunque ricorso alla Corte Costituzionale del Paese per fermare la corsa del protocollo che prevede la costruzione di due centri migranti nella nazione balcanica. Ad annunciarlo è stato vice presidente del Partito Democratico albanese, Kreshnik Çollaku.

Il provvedimento che recepisce l’accordo con l’Italia verrà discusso e votato il 21 dicembre in parlamento a Tirana, dove i socialisti del premier Edi Rama controllano 74 dei 140 seggi. Ma secondo le opposizioni quella ratifica non s’ha da fare. L’isolamento dei migranti nei campi in Albania – si legge in una lettera del Partia Demokratike – priverebbe i profughi “di ogni diritto che la costituzione albanese riserva agli individui“. Nella medesima missiva, il partito d’opposizione ha chiesto che il parlamento sospenda la ratifica di quel testo, considerato contrario alla costituzione e al diritto internazionale. Per paradosso, accuse simili a quelle che il Pd italiano aveva rivolto al governo Meloni, ma da sinistra. Il tutto, prima che l’Ue stroncasse quelle rimostranze spiegando che l’intesa non riguarda il diritto comunitario.

L’esponente d’opposizione in Albania, Çollaku, ha poi accusato il governo albanese di scarsa trasparenza, a differenza di quanto avvenuto in Italia. “Oggi il Pd ha depositato una richiesta di chiarimento. Voglio ricordare al pubblico che l’accordo è stato annunciato senza essere annunciato e nascosto. A differenza dell’Italia, in Albania è mancata la trasparenza“, ha affermato. Poi il rimprovero al premier Edi Rama sulla questione. “Si sta nascondendo…“.

Allo scoppiare delle polemiche sull’accordo con il nostro Paese, era stato lo stesso premier albanese a tentare di placare gli animi. “Cercare di aiutare l’Italia in questa situazione, dove nessuno in Europa sembra avere una soluzione condivisibile da tutti forse non è il massimo, ma è sicuramente il minimo che l’Albania deve e può fare. Se poi questo non è di sinistra in Italia, pazienza, sembra che non è neanche di destra in Albania. Forse è semplicemente giusto“, aveva affermato, facendo proprio riferimento agli ostacoli avuti a Tirana da parte dell’opposizione albanese.

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