Il prezzo dell’olio vola alle stelle. Quanto costa ora e perché

Il prezzo dell'olio vola alle stelle. Quanto costa ora e perché

Quanto accaduto in Grecia a un ovicoltore è solo la punta dell’iceberg di quanto succede quotidianamente anche in tante altre parti d’Europa, Italia compresa: l’olio d’oliva, anche conosciuto con il nome di “oro liquido”, è preso di mira dai ladri che cercano di rubare i raccolti a causa dei prezzi alle stelle che si registrano praticamente su tutti i mercati fino al 50% in più.

La denuncia dell’ovicoltore

Come riporta un breve reportage della Reuters, l’olivicoltore greco Panagiotis Tsafaras ha iniziato a pattugliare i suoi uliveti almeno due volte al giorno per tenere lontano i malvimenti che cercano di rubare quante più olive possibili come accaduto a novembre con più furti per un totale complessivo di oltre una tonnellata di olive. “È la prima volta che ciò accade. Non lo avevamo mai sperimentato nella nostra regione“, ha dichiarato il 63enne Tsafaras che vive a Filiatra, nella penisola meridionale del Peloponneso. Per far fronte alla problematica, altri produttori nel Paese hanno deciso di installare telecamere e localizzatori Gps sugli alberi pensando anche di assumere del personale ad hoc che tenga d’occhio i propri ulivi. I ladri sono soliti colpire durante le ore notturne utilizzando bacchette per staccare le olive o servendosi anche di motoseghe poco rumorose per non destare sospetti: tagliano i rami e scappano via con dei piccoli furgoni.

I prezzi alle stelle

Dopo Italia e Spagna, la Grecia è il terzo Paese mondiale per la produzione dell’olio, molto famoso e stimato è l’extra vergine di oliva che quest’anno rischia una produzione vicina ai minimi storici con il 50% in meno, sicuramente la più bassa degli ultimi anni. Di conseguenza, ecco che i prezzi all’ingrosso dell’olio lievitano fino a costare quasi dieci euro al litro, il doppio rispetto a prima, mentre al dettaglio si spingono fino a 14 euro. La resa di questa stagione, poi, è più scarsa anche a causa delle estreme condizioni meteorologiche tra cui tempeste, siccità e temperature elevate che hanno, di fatto, seccato le olive.

Il crollo del mercato spagnolo

I criminali non colpiscono soltanto la Grecia ma anche gli altri Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo: dal 2019 a oggi i prezzi sono praticamente triplicati e non si contano infrazioni nei magazzini, truffe contabili e manomissioni dell’olio. Il sud della Spagna deve fare i conti da due anni di siccità che, dopo decenni di crescita, ha reso molto meno florido il mercato di un Paese che solitamente copre il fabbisogno del 40% dell’offerta mondiale. L’Ue ha stimato che il crollo spagnolo contribuirà a far scendere la produzione globale a 2,5 milioni di tonnellate nel biennio 2022-23 rispetto ai 3,4 milioni del ciclo precedente.

Cosa succede in Italia

La criminalità di cui abbiamo parlato prima riguarda anche il nostro Paese: soltanto il mese scorso sono state numerose le denunce arrivate dalla Puglia dove bande delinquenziali, complici gli alti prezzi delle olive, hanno preso di mira numerosi raccolti di olive “trafugati nottetempo, furti di mezzi agricoli, carichi scortati come fossero furgoni portavalori: ciò che gli agricoltori stanno subendo in questa campagna olivicola è davvero inaccettabile per un paese moderno, dove la sicurezza di chi produce, crea reddito e dà lavoro dovrebbe essere la normalità. Viviamo in uno stato di allerta e di ansia perenni”, ha dichiarato recentemente Gennaro Sicolo, presidente regionale di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani.

Speculazione e calo della materia prima, ecco i due principali imputati per gli aumenti dei prezzi: Coldiretti Toscana ha sottolineato che sui prezzi dell’olio d’oliva “pesano i risultati della scarsa raccolta all’estero, in particolare nella penisola iberica, che è il primo produttore ed esportatore mondiale”.

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