La (mancata) cybersicurezza nelle pmi italiane

La (mancata) cybersicurezza nelle pmi italiane

In un mondo sempre più digitalizzato, il 72,7% delle aziende italiane sembra trascurare l’importanza della formazione in materia di cybersicurezza. Questo è quanto emerge da una ricerca di Grenke Italia, società specializzata nel noleggio operativo di beni e servizi strumentali per le imprese, condotta con Clio security, sotto la direzione scientifica di Alessandro Curioni. Dallo studio viene fuori la fotografia di una mancata conoscenza dei pericoli digitali che possono mette in crisi le imprese.

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Uno dei dati più significativi è che oltre il 70% delle imprese non ha neanche mai svolto attività di formazione in materia di cybersicurezza. Questo dato riflette una certa “superficialità” delle PMI italiane, che potrebbero erroneamente pensare di essere al sicuro da possibili attacchi informatici. La mancanza di consapevolezza è ulteriormente evidenziata dal fatto che il 73,3% delle aziende non sa cosa sia un attacco ransomware. Altrettanto preoccupante è il fatto che il 43% delle PMI non ha un responsabile della sicurezza informatica, mentre il 26% è quasi sprovvisto di sistemi di protezione. Inoltre, solo il 22% delle aziende ha una rete “segmentata”, una misura che renderebbe la struttura informatica più sicura.

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Altro aspetto è anche la confusione tra cybersicurezza e protezione dei dati personali, una realtà spesso influenzata dal regolamento europeo in materia. Il 60% delle imprese che non considera la cybersicurezza rilevante afferma di non trattare dati sensibili, ignorando che la protezione dei dati va oltre la mera conformità normativa. E per questo bisognerebbe correre ai ripari, soprattutto facendo investimenti ad hoc per cambiare la rotta. Aurelio Agnusdei, country manager di GRENKE Italia, presentando lo studio ha sottolineato quanto sia importante “gestire adeguatamente la cybersicurezza contestualmente al percorso di trasformazione digitale”. Mentre per Michael Clemente, presidente di Clio Security, “gli investimenti in sicurezza devono crescere e adeguarsi al livello dei partner e competitor europei per proteggere anche le aziende meno digitalizzate”.

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In pratica diventa cruciale che le imprese comprendano l’importanza della formazione, della consapevolezza e degli investimenti nella sicurezza informatica per proteggere i loro dati e preservare la continuità del business. E la collaborazione tra aziende, istituzioni e esperti del settore sarà essenziale per affrontare questa sfida che coinvolte il tessuto economico del nostro Paese.

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