PornHub, My.Club e Stripchat, piattaforme erotiche ben note agli smanettoni del sesso virtuale, in Italia ci hanno provato varie volte, andando però sempre in bianco: per i colossi dei siti hard diventare sponsor di una squadra professionistica maschile (o femminile) è impresa dura.
A maggio scorso il Daily Mirror dette «l’accordo per sicuro» sparando una bufala: «La scritta My.Club al posto di Pirelli sulla maglietta dell’Inter fino al 2029 in cambio di 100 milioni». Bum. Così vanno le cose qui da noi, ma in Brasile – terra di perenne samba, carnevale e cotillon – c’è una squadra che non ha timore di diventare oggetto di imbarazzanti doppi sensi. Si tratta del Vitoria Bahia, neopromossa nel «Brasilerao», la serie B carioca; il club ha accettato di pubblicizzare sulle proprie camisetas addirittura un sito di escort: Fatal Model, nome che regala (anzi, vende) sogni in carne ed ossa.
Il boss delle «modelle fatali» non è uno che bada a spese, e infatti vorrebbe acquisire l’«intero pacchetto» comprensivo della denominazione della squadra che così avrebbe il sensuale marchio di Fatal Model Vitoria con lo stadio ribattezzato Fatal Model Arena. Il tutto in cambio di 300 milioni di reis, circa 50 milioni di euro: grazie alle escort, un gran «risollevamento» per le casse – e non solo – dell’ex Vitoria Bahia. Il presidente, Fabio Mota, e la press agent di Fatal Model, Nina Sag (nella foto in alto), hanno detto che la «nuova sponsorizzazione sarà sottoposta alla torcida del club tramite un sondaggio social».
Per la proposta indecente si prevede un casino di consensi.