I genitori della piccola Kataleya Alvarez Chicclo si sarebbero mostrati piuttosto diffidenti nei confronti degli investigatori, dando inoltre l’impressione di fidarsi più di una sensitiva peruviana che della giustizia. Questi in sostanza, stando a quanto riportato poche ore fa dal quotidiano La Nazione, i motivi che hanno indotto gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi e il generale Luciano Garofano a “rinunciare congiuntamente all’assistenza legale e tecnico-scientifica finora garantita a Chicllo Romero Miguel Angel e Alvarez Vasquez Carmina Catherine, genitori della piccola Kataleya, scomparsa misteriosamente dall’ex-hotel Astor di Firenze il 10 giugno 2023”. Sono stati gli stessi professionisti ad annunciare l’intenzione di non assistere più i familiari della bimba di 5 anni sparita da Firenze quasi sei mesi fa, della quale non si hanno più notizie da tempo.
Alla base della loro decisione ci sarebbe una divergenza di vedute con Miguel Agel Chicclo e Catherine Alvarez, oltre all’intervento di una sedicente sensitiva che avrebbe fornito ai genitori una versione alternativa dei fatti. “Sono infatti venute meno le condizioni che possano assicurare un benché minimo rapporto fiduciario con i nostri assistiti – si legge nel comunicato congiunto degli avvocati – sia per la diffidenza che costoro hanno da sempre manifestato e continuano a manifestare nei confronti degli inquirenti, cui va invece riconosciuto il merito di aver svolto un enorme lavoro investigativo e di ampia e costante disponibilità nei riguardi della coppia, quanto per l’emersione di ipotesi ricostruttive dei fatti pervenute direttamente ai nostri assistiti, puntualmente rappresentate agli inquirenti, frutto dei suggerimenti di una sedicente sensitiva peruviana”.
Suggerimenti che tuttavia “non hanno trovato alcun fondamento pur a seguito di autonome indagini difensive che ne smentiscono la sussistenza e che gli scriventi non intendono condividere, né promuovere a tutela della loro onorabilità e professionalità”. Le indagini stanno ad ogni modo proseguendo, in attesa di eventuali nuovi riscontri dai quattordici interrogatori in corso in Perù.
Sono cinque le persone attualmente indagate per sequestro di persona a scopo di estorsione, anche se per tre di loro (due donne peruviane di 23 e 31 anni e un cittadino rumeno di 29) si profilerebbe l’archiviazione in quanto non sono state trovate tracce della piccola Kateleya nelle valigie di loro proprietà. L’attenzione di chi indaga si concentrerà ulteriormente con tutta probabilità sugli altri due indagati, ovvero lo zio materno di Kata (Abel Argenis Alvarez Vasquez, detto “Dominique”, accusato anche di aver avuto un ruolo di primo piano nel “racket degli affitti” dell’Astor) e uno degli zii paterni, il diciannovenne Marlon Edgar Chicllo Romero. L’auspicio generale è che a breve possano esserci nuovi sviluppi.