Tremblant concede il bis, la prima doppietta in carriera, a Federica Brignone che, dopo una prima manche col sesto tempo, mette giù, sotto vento e neve, una seconda manche all’arma bianca per issarsi sul podio (23simo sigillo) ancora davanti alle blockbuster della overall con Lara Gut (33/100) e Mikaela Shiffrin (39/100) a fare da ancelle alla sua grinta. Marta Bassino scivola da quarta a ottava. Costante Sofia Goggia: decima a metà gara, si conferma alla vigilia del ritorno in Europa e nella sua Sankt Mortiz, quella della sua prima medaglia mondiale, proprio in gigante e della manita dello scorso anno quando si ruppe la mano, si operò e torno a vincere l’indomani. «Era un mese che mi allenavo in queste condizioni: mio fratello mi ha detto, allora sei pronta? Sono molto orgogliosa, ho avuto coraggio e ci voleva in queste condizioni così cambiate dall’inizio. Si, oggi sono molto orgogliosa», le parole della valdostana che ad un terzo della stagione vanta due vittorie e un podio.
Dicembre sarebbe tempo dei primi bilanci, ma gli uomini non possono farli, sempre al palo, con conseguenze non solo sulla preparazione fisica e la tenuta mentale, ma anche nell’interesse e nella visibilità dello sci. Dopo l’unico slalom disputato, quasi un mese fa, nella new entry Gurgl, fa un certo effetti vedere come leader lo slalomista Manuel Feller, mentre salgono a sette gli annullamenti in questo microcosmo di macro-sfortuna. Gigante di Soelden: cancellato dopo la discesa di 43 atleti per vento. Gare veloci a Cervinia: annullate per scarsa visibilità. Trittico di Beaver Creek: troppa neve, non si parte. La prossima tappa maschile sarà a val D’Isere con un gigante ed uno slalom. Il vero problema è per gli uomini jet. L’opening all’ombra della Gran Becca, unito all’addio alle gare di Lake Louise, aveva comportato per tutti la rinuncia di un blocco utilissimo di allenamento, a Copper Mountain. Inoltre le gare di Soelden e quelle di Cervinia ma solo quelle femminili – non saranno recuperate come il regolamento impone per le gare su ghiacciaio. I velocisti si ritrovano quindi diverse carte in meno. Per ora solo una gara maschile cancellata a Cervinia, ha trovato posto nel tappone dolomitico, al via in val Gardena da metà dicembre, dove si disputeranno due discese oltre al superG. Quanto alle signore, l’annullamento senza recuperi di Cervinia, penalizza le velociste pure e strizza l’occhio alle tecniche che, dopo due slalom e quattro giganti, hanno messo molto fieno in cascina.