Quando si pensa allo smartphone l’immagine che il nostro cervello elabora quasi istantaneamente è quella di un iPhone. La fortunata serie di cellulari prodotta da Apple ha rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni nel 2007, anno in cui è stato commercializzato il primo modello, il cosiddetto Edge. Da allora i prodotti del gigante della Silicon Valley, che con un valore di mercato di circa 2mila miliardi e mezzo di dollari risulta essere anche la più grande azienda del pianeta, hanno conquistato il mondo. Eppure, non tutti i Paesi hanno abbracciato le idee visionarie del fondatore di Apple Steve Jobs. E le ragioni sono molteplici.
Oltre un terzo dei cittadini del Principato di Monaco possiede lo smartphone con la celebre “mela morsicata”: nel piccolo Stato dell’Europa occidentale il 69% della popolazione usa questo telefono. Gli abitanti monegaschi sono tra i più ricchi del mondo e questo contribuisce sicuramente alla diffusione degli iPhone, i quali sono venduti a uno dei prezzi più alti sul mercato: sul sito ufficiale, il costo dell’ultima versione uscita a settembre, l’iPhone 15, è di €979.
Al secondo posto ci sono i giapponesi, con il 65%. Anche qui detenere un prodotto Apple non è legato solamente alla disponibilità economica delle persone, ma anche a ciò che quella mela rappresenta sul piano sociale: uno status symbol a cui soprattutto i più giovani non intendono rinunciare. Malgrado gli ambiziosi tentativi di innovarsi, le compagnie giapponesi più famose come Sony e Panasonic non sono riuscite nel corso degli anni a restare al passo con il colosso statunitense.
Chiude il podio il Liechtenstein (64%), altra nazione con un elevato pil pro capite. In quarta posizione si trova invece la Danimarca (64%). L’Italia è 54esima: solo il 29% degli italiani acquista e utilizza cellulari Apple a fronte di un 70% di telefoni con sistema Android. Il dato del nostro Paese appare in crescita rispetto al decennio scorso, ma l’abitudine dei nostri connazionali a scegliere la soluzione più economica rimane ancora ben sedimentata. Talvolta infatti la differenza di prezzo tra uno smartphone Apple e un top di gamma di una marca diversa può essere anche di diverse centinaia di euro.
Uno dei motivi per cui gli iPhone sono così cari in Italia è l’Iva: l’aliquota applicata al momento del pagamento nei negozi e online è del 22%, mentre negli Stati Uniti, dove la tassa sulle vendite varia a seconda del luogo, oscilla tra lo 0 e il 7%. In America la Apple viene scelta dal 56% della popolazione. Anche questa è una percentuale in aumento, favorita soprattutto dalle offerte degli operatori telefonici che propongono pagamenti a rate preferiti dai consumatori.