“Letta utilizzato dalla sinistra. Sul premierato regia azzurra”

"Letta utilizzato dalla sinistra. Sul premierato regia azzurra"

Presidente Ronzulli, in queste ore si discute molto di premierato e molto hanno fatto discutere le parole di Gianni Letta sul ruolo del presidente della Repubblica. Qual è la sua opinione?

«Ha fatto delle autorevolissime osservazioni, ma di scuola. Penso che le sue parole siano state strumentalizzate da una sinistra che a parole sostiene di volersi sedere al tavolo per scrivere le regole tutti insieme, ma nei fatti sabota ogni tentativo di riforma, con l’obiettivo di condannarci all’immobilismo».

Forza Italia è convinta della bozza e sostiene la riforma costituzionale?

«Abbiamo contribuito con osservazioni e suggerimenti a scrivere il disegno di legge. E vorrei ricordare che la regia di tutto l’iter è nelle mani del ministro Casellati (nel tondo), di Forza Italia».

Gli italiani sono pronti per questa riforma? È un approdo naturale dopo quasi 30 anni in cui le coalizioni hanno messo in campo i loro candidati e una Costituzione materiale che dal 94 è profondamente cambiata?

«Sono convinta che vogliano governi stabili, per un Paese stabile. Dal dopo guerra si sono alternati 68 esecutivi, con 31 presidenti del Consiglio, questi continui cambi di equilibri hanno penalizzato l’Italia. Sa quando ha cominciato a cambiare tutto questo?».

Quando?

«Dalla discesa in campo del presidente Berlusconi. È lui ad aver introdotto sulla scheda elettorale il nome del candidato premier sostenuto da una coalizione, di fatto indirizzando, tranne nel caso dei governi tecnici, le scelte del capo dello Stato verso il leader indicato dai partiti che lo sostenevano e che, in virtù di una chiara vittoria alle elezioni, avrebbero garantito la governabilità. Questo ha portato ad un premierato di fatto».

Vede la possibilità di arrivare a una riforma condivisa con le opposizioni oppure ritiene sia meglio sottoporre la riforma al giudizio degli italiani con il referendum?

«Lo spero, perché regole si scrivono tutti insieme. Detto ciò, se l’opposizione dovesse fare le barricate e dire no a tutto non temiamo la volontà dei cittadini».

Perché la stabilità di governo sembra ancora spaventare parte delle forze politiche italiane?

«Di certo non spaventa noi. Spaventa quei partiti che negli ultimi 11 anni sono stati quasi sempre al governo pur avendo perso le elezioni».

Ha da poco fatto un anno a palazzo Chigi, siete alle prese con la prima vera manovra, come si è mossa Giorgia Meloni?

«È partita con energia, non ha mai perso lucidità, ha subito dovuto affrontare il problema di tutelare i cittadini dalla crisi energetica e dal caro bollette, non si è fatta condizionare dai tentativi di attaccarla perché donna di destra. Non avevo dubbi prima, non li ho oggi».

Che valutazione dà alle parole del ministro Crosetto su alcuni settori della magistratura?

«Quando la corrente di sinistra delle toghe, Area, invita alle sue iniziative solo leader della sinistra e si spella le mani per applaudirli mi faccio qualche domanda. E me la faccio anche quando leggo le parole del segretario di Md, Musolino, secondo il quale bisogna limitare l’esercizio della volontà popolare perché ci sono tempi in cui c’è bisogno di riequilibrio».

Ne condivide i timori?

«Che in tutti questi anni alcuni settori della magistratura abbiano avuto un ruolo nel far cadere governi solidi e stabili, penso soprattutto a quando premier era Berlusconi, è un dato di fatto. Non so dire se si stia per scrivere lo stesso copione. Mi auguro di no, ma una parte minoritaria della magistratura sembra usare i suoi provvedimenti contro le politiche di questo governo».

Delmastro si deve dimettere?

«No, non deve. Forza Italia resta garantista fino all’ultimo grado di giudizio. E lo è da sempre. E non un giorno si e uno no o a convenienza. Non abbiamo mai preso decisioni su ruoli consultando internet o i trend topic. Certo, a noi spesso non è stato riservato lo stesso trattamento. Ma noi siamo diversi. Abbiamo visto troppe storie umane e carriere distrutte da indagini o peggio da articoli di giornali che poi sono finite nel nulla».

Femminicidio, lei ha presentato una proposta di legge per introdurre il duplice omicidio nel caso venisse uccisa una donna incinta.

«Penso al caso di Giulia Tramontano, uccisa mentre era al settimo mese di gravidanza. Al suo assassino è stato contestato il reato di omicidio e interruzione di gravidanza non consensuale. Questo è inaccettabile e va assolutamente cambiato. Altrimenti si diventa vittime due volte».

La manovra rafforza il bonus psicologo, fortemente voluto da Forza Italia. Perché vi siete battuti per consolidare questa misura?

«Perché la crisi pandemica e quella energetica hanno provocato evidenti danni psichici soprattutto ai giovani, che spesso hanno dovuto rinunciare alle cure psicologiche perché troppo costose. Quest’anno raddoppia, da 5 a 10 milioni, il fondo per il bonus psicologo, grazie ad un emendamento a mia prima firma. Speriamo in un nuovo incremento per il prossimo anno»

Per quale ragione ha lasciato l’incarico da capogruppo per assumere quello di vicepresidente del Senato?

«Come ho già detto c’è un tempo per tutto. Ho ritenuto giusto ambire ad un nuovo e più prestigioso incarico, come la vicepresidenza del Senato».

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