Da “più bello d’Italia” a prete: la storia di Edoardo Santini

Da "più bello d'Italia" a prete: la storia di Edoardo Santini

Da modello a prete. Questa è la storia di Edoardo Santini, un ragazzo di 21 anni che, in breve tempo ha deciso di trasformare completamente la propria vita, lasciando sfilate e passerelle per dedicarsi alla sua vocazione religiosa. Una storia che fa decisamente notizia, soprattutto se, il ragazzo in questione, originario di Castelfiorentino (in provincia di Firenze), soltanto due anni fa aveva guadagnato il titolo di “più bello d’Italia”. Così Edoardo – che fino a poco tempo fa faceva il ballerino, il modello e praticava nuoto e recitazione – è entrato ufficialmente nel propedeutico, l’anno che precede la vita in seminario, prima di diventare sacerdote.

La vocazione di Edoardo

Con il tempo il 21enne ha capito che quella dell’attore non era la sua vera strada. A farlo riflettere, l’esperienza di convivenza con due sacerdoti nel 2022: “In questi anni ho avuto modo di incontrare dei ragazzi che mostrandomi cosa vuol dire ‘essere chiesa’ mi hanno dato la forza di indagare questa domanda che mi porto dietro fin da quando ero piccolo, ma che varie paure mi impedivano di approfondire”, ha rivelato Santini in un’intervista al quotidiano La Nazione.

Ha proseguito raccontando cosa l’ha spinto a compiere questa scelta: “L’anno scorso per fare un primo passo sono andato a vivere con due preti, è stata l’esperienza più bella della mia vita. Esperienza che mi ha permesso di trovare nella quotidianità la risposta che mi aspettavo scendesse dall’alto”.

La scelta di Edoardo

Naturalmente il 21enne per proseguire con la strada del sacerdozio, ha dovuto fare delle rinunce e di questo ne è consapevole. Dunque, ha spiegato: “Ho messo da parte il lavoro da modello, la recitazione, il ballo perché dei sì comportano inevitabilmente dei no”. Tuttavia Santini porta nel cuore le sue precedenti esperienze: “In quei mondi ho incontrato delle persone meravigliose, dal cuore puro, a cui devo molto e chi mi hanno fatto crescere tanto, oltre a permettermi di vivere l’arte. Certo è che non abbandono tutto perché quei mondi fanno parte di me, ma li vivrò e li proporrò in contesti diversi”, ha spiegato. Edoardo ha continuato dicendo che ha presentato “la domanda al vescovo ed eccomi qua a studiare teologia e a prestare servizio in due parrocchie nella diocesi fiorentina”.

La paura di non essere accettato

Fare una scelta comporta sempre delle conseguenze e la paura più grande del 21enne era quella di non essere accettato: “Devo dire che mi ero costruito più muri di quanti in realtà ce ne fossero, certo c’è chi parla di me alle spalle, c’è chi non si fa problemi a dirmi che sarò una delusione, anche in famiglia, ma c’è pure chi mi appoggia, credenti e non”.

Infine, sul suo futuro Edoardo non ha pretese; è già felice dei primi risultati raggiunti, e così ha concluso: “Non lo se diventerò sacerdote, sono qui per scoprirlo – ha affermato il giovane prima di concludere -. Ho fatto quel passo che mi terrorizzava, che mi impediva di essere pienamente me stesso, pronto nel caso a dire ‘ok, ho sbagliato’, ma quello di cui sono certo è che non mi pentirò di questo viaggio”.

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