Come sarà la casa del futuro? Una domanda a cui usando l’immaginazione si può dare risposta pensando ad ambienti futuristici, luminosi pieni di verde e soprattutto ecosostenibili. Bellissima come idea ma difficile da realizzare se solo affacciandoci dalla finestra della nostra casa in città quello che vediamo è sicuramente altro. Eppure l’organizzazione degli spazi abitativi futuristici non è qualcosa di così distante da noi.
Parola d’ordine riqualificazione
Non è sempre vero ad esempio, che gli attuali spazi cittadini, non siano basi per nuove fondamenta abitative, in questo caso vale il concetto di poterli “pensare futuristicamente” come possibili forme di riqualificazione urbana, dove poter migliorare la qualità di vita, con un basso impatto ambientale. Già da ora, uno dei progetti più avveniristici è quello che è stato inagurato a Milano, il Forrest in Town, un progetto di riqualificazione urbana del Gruppo Building, che in meno di tre anni ha trasformato l’ex Cascina Galbani in un borgo residenziale green.
Un progetto a misura d’uomo e natura
Il progetto che è stato firmato dallo studio DFA Partners di Daniele Fiori in collaborazione con Boffa Petrone & Partners e commercializzato da Dils, in qualità di Advisor e Agent – si sviluppa sul modello del condominio orizzontale, con due o tre piani fuori terra. Prevede ambienti privati che si affacciano su un parco comune di 4500 metri quadrati, realizzato dallo studio Hortensia, nonché il primo orto aeroponico condominiale seminterrato che sfrutta la tecnologia brevettata da Agricooltur®. Si tratta di uno spazio verde nei pressi del Naviglio Grande che rende unica nel panorama milanese la qualità della relazione tra la natura e il risiedere in città, che torna ad essere un luogo favorevole alla vita dell’uomo, dove è l’attenzione all’ambiente e alla sua salute a essere prevalente.
Tecnologie innovative di costruzione
L’attenzione parte proprio dagli interventi edilizi a cui sono state applicate tecnologie innovative per richiamare lo spirito del borgo residenziale d’epoca, con le finiture e il fascino caratteristico delle case di ringhiera del sud di Milano, con serramenti in legno, le sagome e i contorni in rilievo, o i solai e la struttura di copertura che godono di travi in legno a vista, evocative di uno charme d’antan rivisitato in chiave contemporanea.
L’efficientamento energetico
Fondamentale per la casa del futuro è il risparmio energetico, problematica sempre più pressante che porta ad uno sfruttamento importante delle risorse della terra. Gli edifici in questo caso, sono certificati in classe A4 per il consumo di energia e sono alimentati da un sistema di pannelli fotovoltaici installati sulle coperture di alcuni dei fabbricati. I tetti in legno vengono ventilati evitano i fenomeni di condensa e riducono le elevate temperature estive. Il controllo degli impianti di climatizzazione delle unità abitative – garantito da pannelli radianti a pavimento in inverno e ventilconvettori per l’estate – ha un sistema di automazione domotica di nuova generazione, che consente di gestire la maggior parte delle funzioni e delle applicazioni relative a comfort, sicurezza, risparmio energetico e comunicazione.
Il contatto con il “verde”
Fondamentale importanza è quella data al verde e alla natura. La progettazione del parco della corte è stata curata dall’agrotecnico e paesaggista Vittorio Peretto, fondatore dello studio Hortensia che ha riprodotto un prototipo di foresta giovane per migliorare la qualità delle condizioni microclimatiche e favorire un equilibrio tra natura e spazio antropizzato, con angoli dedicati al benessere, al riposo e un’area giochi per i bambini. Anche le piante presenti fanno parte del complesso ecosistema della struttura generale con vegetazione direttamente e indirettamente utile all’uomo. Quindi la presenza di alberi da frutto come noci, nespoli, susini e melograni sono affiancati da specie ornamentali come tigli, cercis, parrotie, magnolie e ciliegi da fiore che attirano gli insetti impollinatori. Inoltre ospita anche piccoli alberi e grandi arbusti come peri corvini e sorbi, nonché piccoli arbusti, frutti di bosco ed erbacee da fiore.
Il terreno linfa vitale della struttura
È ricoperto da erbacee tappezzanti ed edera, che fanno da pacciamatura viva e limitano l’evaporazione, migliorando le condizioni biologiche e diminuendo il surriscaldamento del suolo ed il consumo d’acqua. Un’anima green che arriva fino al livello del seminterrato al di sotto del parco, dove è stato sviluppato un orto aeroponico condominiale che, sfruttando la tecnologia per la coltura “fuori suolo” progettata da Agricooltur®, (un metodo di coltivazione innovativo che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno. Le radici vengono nebulizzate con acqua e sostanze nutritive in un ambiente completamente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra, senza dover impiegare insetticidi o antiparassitari potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo, delle piante e dell’ambiente. Inoltre, la coltivazione indoor consente di ottenere risultati straordinari in termini di velocità, quantità e, soprattutto, qualità, ndr) e permetterà agli abitanti di avere ogni giorno verdura fresca con un ridotto uso di acqua, in ambiente controllato e dalle eccellenti proprietà organolettiche.
Frutta e verdura a “centimetro zero”
I frutti e le verdure coltivate saranno acquistabili dai condomini attraverso un app dedicata che trasforma Forrest in Town in un condominio intelligente e migliora la qualità della vita dei residenti. Gli spazi comuni come la palestra e la ricarica dei veicoli elettrici e l’acquisto di servizi esterni, dalla lavanderia alla cura degli animali domestici, all’autolavaggio, home cleaning, possono essere gestiti attraverso lo smartphone e il tablet con uno strumento integrato sviluppato da Titiro Digital. Un vero sogno possibilistico, che rende il futuro più vicino e mette al centro l’uomo e le sue esigenze primarie di vita.