Sostenere la Finlandia contro le sfide ibride. Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ha in programma di mobilitare 50 agenti di guardia di frontiera e altro personale, insieme ad attrezzature, comprese auto di pattuglia, per aiutare Helsinki a rafforzare le attività di controllo dei suoi confini. Già, perché da ormai diverse settimane il governo finlandese deve fare i conti con un aumento inaspettato e repentino del numero di richiedenti asilo provenienti da Paesi terzi e transitanti dalla Russia. Una tendenza che ha spinto la nazione nord europea a prendere provvedimenti conto quello che potrebbe essere un tentativo russo di destabilizzazione mediante l’arma migratoria.
L’annuncio di Frontex
È qui che è entrato in gioco Frontex, il cui sostegno alla Finlandia dovrebbe diventare operativo a partire dalla prossima settimana, a dimostrazione dell’impegno dell’agenzia per una risposta rapida e un sostegno efficace contro le “sfide ibride“.
“Il sostegno di Frontex alla Finlandia va oltre la logistica, è una dimostrazione della posizione unitaria dell’Unione europea contro le sfide ibride che interessano uno dei suoi membri: questa collaborazione dimostra che quando si affrontano problemi complessi alle frontiere, l’Europa è unita e offre sostegno attraverso azioni tangibili“, ha dichiarato il direttore esecutivo di Frontex Hans Leijtens. La stessa agenzia prevede di inviare il primo gruppo di agenti mercoledì 29 novembre, per ampliare l’operazione congiunta Frontex Terra 2023 in Finlandia. Questi includeranno agenti di sorveglianza delle frontiere, supporto per la registrazione dei migranti, esperti di documenti e interpreti. Frontex ha attualmente 10 agenti che lavorano alle frontiere finlandesi.
Le frontiere esterne della Finlandia, che si estendono per 1.340 chilometri, sono anche le frontiere dell’Ue, e la loro sicurezza è una questione di preoccupazione collettiva europea. Il coinvolgimento di Frontex in questo contesto non si limita esclusivamente alle misure di sicurezza delle frontiere. L’agenzia si è detta fortemente consapevole dell’aspetto umanitario di questo scenario, soprattutto considerando le dure condizioni meteorologiche e l’impreparazione delle persone che arrivano al confine finlandese.
Cosa succede in Finlandia
La Finlandia ha intanto chiuso quasi tutti i valichi con la Russia accusando Mosca di favorire l’arrivo di migranti. Dall’inizio del mese, più di 600 persone senza documenti di viaggio validi per l’Unione europea sono arrivate nel territorio finlandese attraverso la Federazione Russa, spingendo Helsinki a chiudere diversi valichi e ad accusare il Cremlino di sfruttare una ipotetica bomba migratoria, ipotesi rispedita al mittente dal governo russo.
La guardia di frontiera finlandese ha affermato che gli ingressi non autorizzati si sono spostati più a nord, verso Vartius e Salla, due stazioni di frontiera che accettano ancora domande di asilo. Il presidente Sauli Niinisto ha fatto sapere che il rimpatrio delle persone che non soddisfano i criteri per l’asilo è diventato impossibile e ha chiesto una soluzione a livello europeo per fermare l’ingresso incontrollato nello spazio Schengen.
Secondo le autorità di immigrazione finlandesi, i richiedenti asilo provengono da una serie di nazioni tra cui Yemen, Afghanistan, Kenya, Marocco, Pakistan, Somalia e Siria. Lo scorso mercoledì, l’Estonia ha a sua volta accusato Mosca di essere coinvolta in “un’operazione di attacco ibrido” volta a portare i migranti oltre i confini estoni, dopo che 75 persone provenienti dalla Russia – per lo più provenienti dalla Somalia e dalla Siria – hanno tentato di entrare nel Paese nell’arco dell’ultima settimana.