La posizione di tre degli ex-occupanti dell’ex-Hotel Astor starebbe andando verso l’archiviazione. E di conseguenza, su queste basi, gli unici indagati con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione rimarrebbero i due zii della stessa bambina scomparsa. Questi, secondo quanto riporta il quotidiano Il Tirreno, gli ultimi sviluppi delle indagini legate alla scomparsa della piccola Kataleya Alvarez Chicclo, la bimba sparita lo scorso 10 giugno dall’ex-albergo occupato di Firenze nel quale viveva con la famiglia. Nelle scorse ore, i pubblici ministeri Christine Von Borries e Giuseppe Ledda hanno ascoltato Abel Argenis Alvarez Vasquez (lo zio materno della bambina, soprannominato “Dominique”) e il più giovane dei due zii paterni, il diciannovenne Marlon Edgar Chicllo Romero. Il sospetto degli inquirenti è che entrambi possano essere coinvolti nel sequestro di Kata, visto che entrambi risultano a quanto pare indagati.
Con loro è stato ascoltato anche Carlos Martin De La Colina Palomino, considerato il “padrone dell’Astor” e indagato nell’inchiesta parallela sul “racket degli affitti” nell’ex-hotel. I magistrati si sono concentrati sulla ricostruzione delle ore immediatamente precedenti alla scomparsa di Kataleya. Lo zio materno, al quale secondo alcune ipotesi era stata affidata la bimba il giorno della sua scomparsa, è stato una delle ultime persone ad averla vista. Secondo quanto appreso, l’uomo si sarebbe però difeso sostenendo di non essere l’unica persona a cui la bambina era stata affidata, poiché nell’ex albergo occupato vivevano a suo dire anche uno dei nonni e lo zio paterno della piccola. Una svolta, in attesa del prosieguo delle indagini, potrebbe però esserci a breve e riguarda le altre tre persone sulle quali si erano concentrata l’attenzione di chi indaga: si tratta di due donne peruviane di 23 e 31 anni e un cittadino rumeno di 29.
I tre sono stati iscritti nel registro degli indagati perché ritenuti essere i possessori delle tre valigie che sono state viste uscire dall’Astor il giorno della scomparsa della bambina. Contenitori nei quali gli investigatori pensavano che i rapitori potessero aver nascosto la bambina subito dopo averla sequestrata, per lasciare l’immobile senza dare nell’occhio. Dopo che gli esami hanno tuttavia escluso la presenza di tracce di Kata nei bagagli, i sospetti nei loro confronti si sarebbero decisamente alleggeriti. Secondo quanto si apprende quindi, la posizione delle due donne e del ventinovenne dovrebbe essere archiviata a breve. E a quel punto, l’attenzione della procura si concentrerà ancora di più sui due zii della bambina. A meno che dai quattordici interrogatori attualmente in corso in Perù non arrivino novità.