Ha spaccato il vetro di un’ambulanza con un pugno, si è ferito alle braccia e poi ha mostrato il suo volto insaguinato nelle stories di Instagram (poi rimosse). E ha anche gridato contro la polizia: “Che cosa fate qui, andate via“. Il tutto dopo avere ricevuto la notizia che il tribunale di Sorveglianza aveva deciso che doveva rientrare in carcere per via di alcune violazioni delle prescrizioni che aveva ai tempi in cui doveva ancora scontare le sue condanne. Per quei fatti Fabrizio Corona è stato condannato a 7 mesi di carcere da convertire in pena pecuniaria (il calcolo avviene in base al reddito, e può arrivare fino a 2.500 euro al giorno). La decisione è arrivata oggi dal giudice della decima sezione penale.
La Procura chiedeva una condanna a un anno di reclusione, mentre la difesa, con l’avvocato Ivano Chiesa, l’assoluzione da tutti i capi d’imputazione. Per Corona è la prima condanna non ancora definitiva da quando l’ex agente fotografico, presente in aula solo per l’intervento del suo legale, è tornato libero dopo aver scontato tutto il cumulo pena lo scorso settembre.
Poco prima l’appassionata arringa del difensore di Corona che ha detto che sull’ex agente fotografico è in corso una persecuzione giudiziaria che va avanti da diversi anni. “È stato assolto in 24 processi su 25. È normale che uno va di matto quando riceve un provvedimento ingiusto e, per di più, ha alle spalle dieci anni di galera”, ha detto l’avvocato Chiesa. “Se Corona ha fatto resistenza, io sono una ballerina del Bolshoi”. Nel processo è emerso che la giudice della Sorveglianza di allora ha avviato un procedimento in sede civile contro Corona proprio per quelle dichiarazioni. “Questo è solo l’inizio – aveva detto l’ex paparazzo rivolgendosi a magistrati – Quant’è vero Iddio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie“, le sue parole in un video postato su Instagram, dopo essersi ferito e con la faccia sporcata dal sangue. Corona è stato condannato per le accuse di danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e tentativo di evasione. È stato invece assolto dall’imputazione di oltraggio agli agenti di polizia e del tentativo di evasione dal reparto psichiatrico dell’ospedale in cui era stato ricoverato nei giorni successivi.
“In questo processo – ha detto Corona fuori dall’aula – c’è un abuso giudiziario enorme quanto una casa, ma che non dico io, accusando la magistratura: lo dicono le sentenze. Ci sono due organi della magistratura, che dicono che il magistrato di sorveglianza ha fatto un atto illegittimo: cioè ha riportato uno in galera per l’ennesima volta, ingiustamente. Detto questo arriva la polizia, mi ruba il telefono e io che faccio: sto fermo? Il problema è che io non sono la sorella di Cucchi, che ha una immagine pulita e borghese e riesce quindi a fare condannare le forze dell’ordine dopo decenni“.
Corona è poi tornato sul calcio scommesse: “Ieri ho acquisito un audio lampante che pubblicherò tra una decina di giorni con le prove della colpevolezza di Zaniolo che gioca e di altri 4 giocatori”. L’ex agente fotografico conferma che si tratta di scommesse sul calcio, a differenza di quanto affermato dall’ex Roma che ha ammesso di avere puntato sui siti clandestini ma mai sul calcio. Ha poi detto che l’inchiesta continuerà. “Il caso non è finito. Ci sono anche quattro nomi diversi da quelli che ho già fatto – ha detto -. Tra loro c’è un certo ‘Ale Dubaì che è il soprannome di Florenzi”.