Polmoniti sospette e picco di malattie, conferme dalla Cina: “Ospedali sotto pressione”

Polmoniti sospette e picco di malattie, conferme dalla Cina: "Ospedali sotto pressione"

Negli ultimi giorni l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha chiesto chiarimenti alla Cina per fare luce sull’ondata di malattie respiratorie che ha colpito il Paese. La Commissione sanitaria nazionale cinese, in un briefing tenuto domenica, ha riferito che i recenti “gruppi di infezioni respiratorie sono dovuti a una sovrapposizione di virus comuni come influenza, rinovirus, virus respiratorio sinciziale o RSV, adenovirus e batteri” come il micoplasma pneumoniae, che è un comune responsabile di infezioni del tratto respiratorio. Anche l’Oms ha parlato di combinazione di vari patogeni esistenti, inclusa l’influenza. In ogni caso, i quotidiani cinesi hanno dedicato ampio spazio alla situazione sanitaria nazionale, spiegando che gli ospedali di gran parte della Cina sono effettivamente alle prese con un’ondata di malattie respiratorie.

Il report dei media cinesi

Il Global Times ha scritto un articolo descrivendo la situazione delle strutture sanitarie cinesi, chiamate a fornire più letti, più operatori e ad estendere i tradizionali turni di lavoro degli addetti. Gli ospedali del Paese devono insomma letteralmente fare i conti con un repentino incremento di pazienti contagiati da malattie respiratorie, per lo più bambini affetti da una polmonite da micoplasma.

Lo stesso quotidiano ha tuttavia precisato che, nonostante l’evidente aumento delle visite ambulatoriali e ospedaliere per malattie respiratorie, quest’inverno il sistema sanitario non è stato sopraffatto come nella fase iniziale della lotta contro il Covid-19.

Un esempio? Secondo il Beijing Youth Daily, il Capital Institute of Pediatrics, un rinomato ospedale per bambini con sede a Pechino, ha apportato diversi miglioramenti per migliorare la sua capacità di trattamento medico, aumentando il numero di posti per infusione di 48,7% su base giornaliera, e ampliando anche il numero di letti disponibili per i pazienti con polmonite del 40,58%. Per far fronte all’elevata domanda di pazienti, il numero dei medici disponibili per le visite è aumentato dell’86,36%. Inoltre, è stato implementato un sistema dedicato di corsia preferenziale per i bambini in condizioni critiche, consentendo loro di ricevere tempestivamente rapporti diagnostici.

La situazione sanitaria in Cina

Zhou Rongyi, vicedirettore del dipartimento di pediatria dell’ospedale affiliato dell’Università di medicina cinese di Henan, ha dichiarato che il suo dipartimento riceve più di 2.000 visite al giorno, circa il 70% delle quali sono pazienti con infezioni del tratto respiratorio. A Shanghai, invece, i principali ospedali hanno aggiunto test pre-visita, oltre a programmazione medica e miglioramento dei servizi ambulatoriali via Internet, come parte degli sforzi per alleviare la pressione nell’accoglienza dei pazienti.

Articoli del genere offrono due interessanti spunti di riflessione. Innanzitutto, la Cina è veramente alle prese con un incremento di pazienti contagiati da malattie respiratorie, dato che anche i giornali del Paese descrivono quanto sta accadendo in gran parte del Paese. Dopo di che, sembrerebbe che la situazione di stress possa esser causata da agenti patogeni comunemente noti, in aggiunta a casi di polmonite da micoplasma che è più resistente agli antibiotici. “Alcuni resoconti dei media stranieri hanno sensazionalizzato la gravità delle malattie e persino sollevato dubbi sulla trasparenza della Cina nella gestione delle malattie respiratorie“, ha scritto ancora il GT, continuando a descrivere la situazione sanitaria del Paese.

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