Israele di nuovo nella morsa del terrorismo. Questa mattina due palestinesi hanno aperto il fuoco contro i civili in attesa a una fermata dell’autobus vicino all’entrata della città di Gerusalemme. Il bilancio dei morti è in costante evoluzione: nell’ultimo aggiornamento delle forze dell’ordine israeliane le vittime accertate risultano essere tre, mentre il numero dei feriti, riporta l’agenzia Reuters, è salito a otto. Tra le persone uccise, scrive il Jerusalem Post, ci sono una ragazza di 16 anni e il rabbino Elimelech Wasserman, decano 73enne del tribunale rabbinico di Ashdod. Livia Dickman, una donna di 24 anni perita sotto i colpi degli aggressori, era incinta. I feriti attualmente in condizioni gravi sono quattro. Hamas ha rivendicato l’attentato in un comunicato in cui ha invocato “l’escalation della resistenza“.
Gli attentatori hanno colpito alle prime ore del mattino, scendendo da un veicolo armati di fucili d’assalto M16 e sparando contro gli israeliani in attesa alla fermata del bus nel quartiere di Givat Shaul situato nella parte occidentale della Città santa. I due, stando alle dichiarazioni del comandante del distretto di polizia di Gerusalemme Doron Turgeman, provenivano da Gerusalemme Est. La polizia ha neutralizzato la minaccia servendosi anche dell’aiuto di un passante.
Il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, sul posto per un sopralluogo, ha immediatamente attribuito l’attentato a due fratelli residenti a Tzur Bahar (Gerusalemme Est) di 38 e 30 anni, Murad e Ibrahim Namer, affiliati ad Hamas. “Attivisti di Hamas hanno organizzato l’attentato“, ha affermato l’esponente del governo Netanyahu. “Hamas – ha spiegato – ci parla a due voci: una è quella delle tregua, l’altra è quella del terrorismo. Noi non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra“.
Secondo lo Shin Bet, il servizio di intelligence interno dello Stato ebraico, uno dei due responsabili era stato in carcere dal 2010 al 2020 per il coinvolgimento in attività terroristiche a Gaza. L’attacco è stato condotto mentre Qatar ed esercito israeliano annunciavano contemporaneamente il rinnovo della tregua per altre ventiquattr’ore, dopo gli sforzi dei mediatori internazionali per garantire il rilascio degli ostaggi. Sull’appartenenza dei fratelli Namer all’organizzazione che controlla la Striscia di Gaza è arrivata la conferma anche del sito palestinese QudsNews. Gli agenti intervenuti hanno recuperato centinaia di proiettili nella loro automobile, un ritrovamento che fa pensare alla pianificazione di un assalto più vasto di quello che alla fine è stato portato a termine.
Il luogo dell’incursione è lo stesso dove il 23 novembre 2022, sempre verso le 7 di mattina, un’autobomba ha ucciso un 15enne di nazionalità israelo-canadese. L’ambasciatore statunitense in Israele, Jack Lew, ha condannato l’attacco di stamattina. “Abominevole attacco terroristico a Gerusalemme questa mattina. Condanniamo inequivocabilmente questa brutale violenza. I miei pensieri sono rivolti alle famiglie delle vittime e porgo le mie sincere condoglianze a tutte le persone colpite“, ha scritto il diplomatico statunitense.