Israele e Hamas hanno rinnovato la tregua in vigore da venerdì scorso. Il Qatar ha confermato che l’accordo è stato prolungato per un altro giorno dopo una lunga mediazione. “Le parti palestinese e israeliana hanno raggiunto un accordo per estendere la tregua umanitaria nella Striscia di Gaza per un ulteriore giorno alle stesse condizioni precedenti, ovvero il cessate il fuoco e l’ingresso degli aiuti umanitari, nel quadro della mediazione congiunta dello Stato del Qatar“, si legge in un comunicato firmato dal portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar, Majed Al Ansari. L’esercito di Tel Aviv ha dato un annuncio simile nella mattinata di oggi, giovedì 30 novembre, senza però specificare quanto durerà questa nuova pausa. Nel frattempo le autorità israeliane hanno scarcerato l’attivista 22enne Ahed Tamimi insieme ad un’altra ventina di donne e bambini palestinesi. Per contro, Israele ha fatto sapere di aver ricevuto stamani la lista dei civili in ostaggio che saranno rilasciati nella giornata odierna. La radio militare israeliana riporta che in Alta Galilea, vicino al confine con il Libano, sono suonate le sirene di allarme a causa dello sconfinamento di un velivolo ostile. Infine, il segretario di Stato Usa Antony Blinken si trova attualmente a Ramallah, in Cisgiordania, per incontrare il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. Ecco le ultime notizie di oggi giovedì 30 novembre.
Attentato a Gerusalemme
È di tre morti e otto feriti il bilancio dell’attentato avvenuto stamattina vicino a una fermata dell’autobus a Gerusalemme. Ne dà notizia il Jerusalem Post. Il luogo dell’attacco è lo stesso di un attentato terroristico realizzato lo scorso anno. La polizia ha annunciato di aver neutralizzato la minaccia, ferendo i due responsabili. Una delle persone decedute, scrivono le forze dell’ordine, era una ragazza israeliana di 16 anni. Il blitz armato è stato rivendicato da Hamas in un comunicato ufficiale nel quale l’organizzazione estremista invoca un’escalation della resistenza. “Questa operazione – spiega la nota – è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell’occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini a Jenin“.
Negoziato in corso per prolungare la tregua
Negoziati senza sosta. Le diplomazie di Egitto e Qatar sono al lavoro per estendere la tregua prorogata oggi per altri due giorni a Gaza. La base dell’accordo sarà, oltre alla pausa nei combattimenti, il rilascio dei prigionieri israeliani e palestinesi. L’accordo attuale scadrà domani alle 7.
Consegnati altri due ostaggi
La Croce Rossa ha fatto sapere che due ostaggi israeliani sono stati consegnati ai suoi operatori e sono in viaggio verso Israele. Hamas ha annunciato che oggi rilascerà cinque donne e tre bambini.
Richiamato l’ambasciatore spagnolo in Israele
Tensione alle stelle tra Spagna e Israele. Il premier dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu ha chiesto al ministro degli Esteri Eli Cohen di convocare immediatamente l’ambasciatore spagnolo nel Paese per via dei commenti del primo ministro Pedro Sanchez rilasciati a una tv spagnola. Durante l’intervista, Sanchez ha infatti affermato di nutrire seri dubbi sul rispetto del diritto internazionale da parte di Israele. La scorsa settimana la missione diplomatica in Spagna e Belgio era stata richiamata da Tel Aviv dopo la conferenza stampa tenuta a Gaza dal premier spagnolo e quello belga.
Scontri vicino al carcere di Ofer, un morto
L’agenzia palestinese Wafa fa sapere che un uomo è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza israeliane prima dell’alba davanti alla prigione israeliana di Ofer, nella città di Beitunia, a ovest di Ramallah, la prigione militare da cui vengono rilasciati i prigionieri palestinesi. “Almeno altri quattro giovani sono rimasti feriti”, continua l’agenzia.
La Cina chiede un cessate il fuoco permanente
La Cina chiede una “tregua umanitaria duratura e prolungata” nel conflitto Israele-Hamas: le parti dovrebbero attuarla “con effetto immediato nell’ambito di un cessate il fuoco globale e della fine dei combattimenti”. È questo il contenuto del documento di posizione sulla risoluzione della crisi diffuso oggi dal ministero degli Esteri di Pechino basato su più punti, tra cui il cessate il fuoco globale, la protezione dei civili, la garanzia dell’assistenza umanitaria, l’aumento della mediazione diplomatica e la ricerca di una soluzione politica. La Cina sollecita inoltre la “soluzione dei due Stati” e negoziati diretti tra Palestina e Israele.