Sinner numero uno al mondo: ecco quando potrebbe superare Djokovic

Sinner numero uno al mondo: ecco quando potrebbe superare Djokovic

Che la stagione di Jannik Sinner rimarrà, per sempre, scolpita nella sua memoria e in quella degli italiani è un dato di fatto: con la vittoria in Coppa Davis dopo 47 anni è stata messa la ciliegina a un anno solare, il 2023, che lo ha visto crescere sempre di più in ogni torneo fino a battere tutte le sue ex “bestie nere” Novak Djokovic compreso (per ben tre volte). Il numero uno del tennis italiano è attualmente quarto nel ranking Atp mondiale alle spalle del serbo, di Alcaraz e Medvedev: ma quando potrà ambire a essere anche al primo posto nel mondo?

I punteggi nel ranking

Classifica Atp alla mano, Djokovic è primo con 11.245 punti, Alcaraz ne ha 8.555, Medvedev 7.600 e il nostro Sinner 6.490: il regolamento prevede che ad ogni torneo vengano assegnati dei punti che aumentano man mano che il tennista si avvicina alla finale e vince. Per fare un esempio, la vittoria in ognuno dei quattro Slam vale fino a duemila punti in più, le Atp Finals valgono fino a 1.500 punti, gli Atp mille ovviamente mille punti e così via fino a scendere con il punteggio per i tornei cosiddetti minori (Atp 500 e 250).

Prima di continuare nell’analisi bisogna ricordare che dal 2009 il ranking viene definito in base ai risultati ottenuti dal tennista nell’arco delle 52 settimane dell’anno solare: i punti così ottenuti da Sinner nel 2023 rimangono in carica fino al torneo dell’anno successivo dove possono aumentare, diminuire o restare tali. Perché? Se agli Australian Open del prossimo anno dovesse fare meglio di quanto ottenuto l’anno scorso (dove si era fermato agli ottavi per mano di Tsitsipas), ecco che automaticamente avrà un punteggio migliore, se arriverà agli ottavi sarà neutro (pari a zero), se dovesse essere eliminato prima gli verranno tolti dei punti.

“È questione di tempo”

Il meccanismo che tiene conto dei punteggi ottenuti l’anno prima sarà valido per tutti i tornei in cui parteciperà, siano essi Slam o Atp. Per rendere ancora più chiara la vicenda, il punteggio accumulato nelle Atp Finals dove è arrivato in finale rimarrà valido nel conteggio complessivo fino al lunedì che segue l’ultimo torneo della stagione successiva. Per fare meglio dell’anno scorso e scalare la classifica, quindi, Jannik dovrà crescere soprattutto negli Slam dove si gioca al meglio dei cinque set. L’attuale capitano della Nazionale di Davis, Filippo Volandri, dopo la vittoria ha dichiarato che Sinner sta lavorando “per portare a casa più di uno Slam, diventare numero 1 e rimanerci. Ma non dipende solo da lui, ci sono gli Alcaraz, i Rune che vogliono pure arrivare lassù, c’è sempre Djokovic che ha una qualità straordinaria. Ma è questione di tempo“.

Il momento propizio nel 2024

Ecco, ma quando sarà questo “tempo”? Tutto dipende in primis da Sinner e poi dagli avversari, ovviamente: se è vero che la scalata a Medvedev adesso è la più fattibile (1.110 punti di distacco) e quindi il terzo posto è nel mirino, discorso più complicato per arrivare al punteggio di Alcaraz che, nel frattempo, dovrebbe perdere molte gare. C’è da dire, però, che nel 2023 Sinner ha scalato posizioni su posizioni basti pensare che soltanto a settembre era settimo per poi arrivare al quarto posto e dimezzare il distacco dal russo Medvedev e quasi dimezzando anche quello sullo spagnolo.

Nel ranking peseranno molto i tornei americani che si disputeranno in primavera (Indian Wells e Miami) che da soli valgono mille punti, per poi dare un’altra accelerata a Montecarlo, Barcellona, Madrid e agli Internazionali di Roma dove vorrà senz’altro fare bene davanti al suo pubblico. Subito dopo ecco lo Slam per eccellenza sulla terra rossa, Parigi e il suo Roland Garros dove l’anno scorso Sinner uscì al secondo turno: immaginate quanti punti potrebbe guadagnare anche soltanto arrivando in finale. E Djokovic? Come punteggio è adesso inarrivabile ma iniziando a rosicchiare punti qua e là, il serbo che compirà 37 anni a fine maggio non può essere “infinito” e qualcosa lascerà per strada.

Se potrà esserci un momento propizio per tentare, concretamente, l’assalto al primo posto sarà dalla seconda metà in poi del 2024 a patto che arrivino tante finali, vittorie su vittorie e che il “dio del tennis” possa cominciare a essere più “clemente” lasciando gradualmente lo scettro al nostro attuale numero uno.

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