Sì ad espulsioni a tempo e arbitri con body cam

Sì ad espulsioni a tempo e arbitri con body cam

Arriva nel calcio una nuova regola mutuata in parte da altri sport come rugby, hockey su ghiaccio e pallanuoto: l’espulsione a tempo. Sarà a livello sperimentale a partire dal 2024, come ha stabilito ieri l’International Board in una riunione tenutasi a Londra. Espulsione a tempo, quindi, in caso di situazioni di gioco specifiche come certe proteste o quei falli non troppo duri da meritare un’espulsione oppure più gravi che per ricevere una semplice ammonizione. Dieci minuti fuori dal campo, questa sarà la punizione per il calciatore in questione. Non si sa ancora se verrà introdotto un nuovo cartellino per gli arbitri da sventolare in queste circostanze. Potrebbe essere davvero la volta buona per vedere quello arancione, chissà, come tante volte gli addetti ai lavori hanno definito certi interventi in campo al limite dell’espulsione. Se la sperimentazione dovesse andare a buon fine ecco che la nuova regola verrebbe applicata a tutti i livelli.

L’altra novità introdotta riguarda il capitano, che diventerà l’unico e solo calciatore di una squadra a potersi rivolgere all’arbitro nel momento di una decisione contestata. Fine quindi dei capannelli e delle proteste di gruppo attorno ai direttori di gara, che a questo punto potrebbero essere punite proprio con un’espulsione a tempo.

Le due nuove regole infatti sono collegate tra loro come ha confermato Mark Bullingham, direttore dell’IB: «L’area che stavamo esaminando è quella delle proteste. Abbiamo parlato anche di altri ambiti, in particolare dei falli tattici. Penso alla frustrazione dei tifosi quando guardano un contropiede che viene fermato così. Si resterà 10 minuti fuori dal campo».

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