A Ciro vengono i 3 minuti. Lazio avanti, Sarri bocciato

A Ciro vengono i 3 minuti. Lazio avanti, Sarri bocciato

Ci voleva coraggio a lasciar fuori per un’ora Ciro Immobile dalla gara europea più importante della stagione. Il bomber non sarà nella sua annata più folgorante, ma ha più esperienza e più fiuto del gol di quello che dovrebbe essere il suo sostituto nella rosa laziale, ovvero il «Taty» Castellanos. E così il capitano si rivela ancora il salvatore della patria: un uno-due alla sua maniera sui titoli di coda di una partita complicata per la tenacia del Celtic. Il suo ruolino di marcia nella Coppa più prestigiosa è ora di otto reti in 10 apparizioni, in pratica un gol ogni 100 minuti. Decisivo con il Feyenoord lo scorso 7 novembre, decisivo ieri quando entrato dalla panchina dopo un’ora della contesa ha messo la sua firma d’autore. La sua doppietta, unita al 3-1 dell’Atletico Madrid in casa del Feyenoord, consegna alla squadra di Sarri la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo.

Il riferimento evangelico di Claudio Lotito ha sortito i giusti effetti. «Una volta che si cade, ci si rialza», la citazione del patron biancoceleste prima del match con gli scozzesi. Si potrebbe aggiungere: se in una sfida europea in campo c’è Ciro Immobile. Ribadita la fiducia al tecnico – il cui esonero costerebbe al club 10 milioni lordi – e all’organico costruito in estate (ma senza sostituire il talentuoso e indispensabile Milinkovic-Savic), la Lazio evita un’altra serata con il mal di pancia grazie al suo attaccante. Evidentemente ancora più motivato dalla sorprendente esclusione.

Immobile, come un altro uomo di esperienza, quel Pedro autore della rete vincente nel recupero a Glasgow, ha finito per pagare la linea dura decisa da Sarri dopo la figuraccia di Salerno. «Bisogna resettare tutto, senza remore», le parole del tecnico toscano che decide pure di rischiare in porta il febbricitante Provedel. Come dire, nessuno – nemmeno quelli della vecchia guardia – hanno il posto assicurato. «Avevo deciso stamattina (ieri, ndr), il «Taty» veniva dallo spezzone corto e stavolta abbiamo fatto il contrario. Volevamo risparmiare Immobile in questi 40 giorni in cui giocheremo sempre», così Sarri dopo la gara.

E infatti, con una Lazio dominante nel gioco ma con poche occasioni create, trascorsa un’ora il tecnico butta dentro il bomber. La presenza di Immobile al centro del tridente sembra dare più sicurezze alla squadra. Fino allo show di Ciro: in tre minuti due conclusioni vincenti di sinistro che fanno impazzire l’Olimpico. Con un brivido in chiusura: un rigore concesso dall’arbitro al Celtic e poi tolto dal Var. Per la Lazio la musica in Europa (due punti di media a partita e pass già conquistato) è diversa che in campionato.

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