L’addio (possibile) di Allegri e il ritorno di fiamma con Conte: cosa può succedere alla Juve

L'addio (possibile) di Allegri e il ritorno di fiamma con Conte: cosa può succedere alla Juve

I destini di Massimiliano Allegri e Antonio Conte potrebbero incrociarsi di nuovo, sempre sulla panchina della Juventus, ma stavolta a ruoli invertiti.

La suggestione è stata rilanciata dal Corriere dello Sport, due giorni dopo la sfida contro l’Inter, terminata con un pareggio che consolida le ambizioni dei bianconeri in chiave scudetto ma a quanto pare non rafforzerebbe la posizione dell’allenatore. Sul tecnico livornese, a quanto pare incomberebbe minacciosa l’ombra di Conte, colui che riportò i bianconeri alla vittoria, dopo le rovine di Calciopoli, prima di abbandonarla sul più bello, per divergenze con la società, lasciando il posto proprio ad Allegri.

Allegri medita l’addio?

Il tecnico bianconero starebbe meditando un clamoroso addio, una separazione che potrebbe consumarsi a giugno e che creerebbe un terremoto senza precedenti. Pensieri e parole del Corriere dello Sport, che ritiene questa possibilità molto concreta. Di sicuro la stagione è ancora lunga e nessun passo decisivo in questo senso è stato ancora compiuto, ma la sensazione è che la seconda avventura di Max alla Juve sia ormai agli sgoccioli, nonostante un contratto fino a giugno 2025 da 7 milioni annui.

Il motivo? Spifferi, autogol mediatici (come la visita a Vinovo di Conte o le parole al miele dell’ex prima della sfida con l’Inter, per le quali l’attuale staff tecnico è rimasto a dir poco sorpreso). Insomma segnali univoci che vanno verso quella direzione. A quel punto Allegri potrebbe guardarsi intorno. I sauditi sono pronti a ricoprirlo d’oro, l’Al-Ittihad di Benzema e l’Al-Nassr di Ronaldo, le possibilità più concrete. La volontà sarebbe quella di lasciare da vincitore, con la qualificazione alla nuova Champions a 36 squadre o perché no anche con lo scudetto, che ad oggi sarebbe un mezzo miracolo. L’ultimo capolavoro di Max sulla panchina della Juve.

Perché Conte può tornare

Se Allegri andrà via a fine stagione, l’erede appare già designato e porta il nome di Antonio Conte. D’altronde l’ex capitano bianconero non ha mai nascosto il desiderio di tornare, soprattutto alla luce dell’ultima esperienza a Londra con il Tottenham che non è andata come si aspettava in termini di risultati e trofei.

In un’intervista recente alla trasmissione di Rai 2 “Belve”, l’allenatore ha parlato di quell’addio burrascoso del luglio 2014, definendolo “un rimpianto personale”. Ancora più diretto è stato qualche giorno fa, quando ospite all’Università del Salento, a precisa domanda su un possibile ritorno di fiamma con la Juve, ha risposto: “I matrimoni si fanno in due e puoi sempre sognare e sperare di sposarti un’altra volta. L’importante è che ci sia condivisione di pensiero”.

Insomma in attesa, che i tifosi che l’hanno tanto amato e poi si sono sentiti traditi per il suo passaggio all’Inter, si esprimano, la strada del ritorno sembra già tracciata. Il no al Napoli dello scorso ottobre è un altro indizio, che va in questa direzione. Non resta che attendere i prossimi mesi (e i prossimi spifferi).

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