La risposta è no: il Regno Unito non ha alcuna intenzione di restituire i marmi del Partenone presenti al British Museum e lo fa sbattendo la porta in faccia alla visita del premer greco a Londra, Kyriakos Mitsotakis, che avrebbe dovuto incontrare il collega Rishi Sunak per parlare anche e soprattutto di tematiche più importanti, ma quest’ultimo ha deciso di annullare l’incontro.
Lo scontro diplomatico
Eppure, esattamente quasi un anno fa sembrava ci fosse uno spiraglio per il “ritorno a casa” dei Fregi del Partenone con gli addetti ai lavori che avevano spifferato che la trattativa tra il direttore del British, George Osborne, e Mitsotakis, “procedeva in fase avanzata“. Un anno dopo tutto si è arenato: la Bbc parla di “disputa diplomatica” in corso con l’annullamento dell’incontro deciso “all’ultimo minuto” e il premier greco che ha dichiarato di essere “profondamente deluso dalla brusca cancellazione“. Mitsotakis, come fa sapere l’emittente, ha rifiutato un incontro alternativo con il vice primo ministro, Oliver Dowden.
Lo stop al negoziato
La cancellazione è arrivata il giorno dopo che Mitsotakis aveva detto alla giornalista della Bbc, Laura Kuenssberg, che i preziosi marmi andavano restituiti poiché avere alcuni dei manufatti a Londra e la parte restante ad Atene era come “tagliare a metà la Gioconda“. Tutto nasce, quindi, da un acceso scontro culturale dove la Grecia vorrebbe che un proprio pezzo di storia tornasse a casa e Londra a reclamare, legittimamente, un patrimonio storico “acquisito legalmente” di cui, una legge ad hoc approvata alcuni anni a Westminster, vieterebbe la restituzione. La situazione è precipitata, così, nelle ultime ore con l’annullamento di un incontro dove, all’ordine del giorno, non ci sarebbe dovuto essere la querelle sul Partenone ma soprattutto tematiche legate alla crisi internazionale causata dai conflitti in Ucraina e tra Israele e Palestina.
Le parole di Mitsotakis
“Le nostre posizioni sulla questione delle sculture del Partenone sono ben note. Avevo previsto di avviare una discussione con la mia controparte britannica su questo tema, oltre ad affrontare importanti sfide globali come la situazione a Gaza e in Ucraina, la crisi climatica, e migrazione”, aveva dichiarato Mitsotakis. Fonti del governo greco hanno dichiarato all’emittente britannica che Mitsotakis è “sconcertato” e “irritato”: l’incontro si sarebbe dovuto svolgere martedì 28 novembre all’ora di pranzo per una durata di circa 45 minuti.
La risposta britannica
Una fonte conservatrice britannica di alto livello, dal canto suo, avrebbe detto che l’organizzazione di questo incontro era diventata “impossibile a seguito dei commenti precedenti riguardanti i marmi di Elgin. La nostra posizione è chiara: i marmi di Elgin fanno parte della collezione permanente del British Museum e appartengono a questo posto. È sconsiderato per qualsiasi politico britannico suggerire che questo sia soggetto a negoziazione”.
“Cancellazione senza precedenti”
“Non è una cosa che si fa. Stiamo cercando un precedente e non lo troviamo“, ha dichiarato il portavoce del governo greco, Pavlos Marinakis, durante un’intervista con l’emittente Skai riguardo la decisione del premier britannico Rishi Sunak di annullare l’incontro a Londra con il premier greco Mitsotakis. Secondo il portavoce, la mossa è stata “non solo irrispettosa nei confronti del primo ministro greco ma anche del popolo greco“, aggiungendo che Sunak “sia stato infastidito dai commenti che ribadivano la posizione irremovibile del Paese per quanto riguarda la restituzione dei marmi del Partenone“. In un’intervista rilasciata una settimana fa alla Bbc, Mitsotakis aveva già ribadito la richiesta della Grecia desiderosa di riportare ad Atene i celebri marmi del Partenone che si trovano British Museum. “Starebbero meglio nel Museo dell’Acropoli. Non è una questione di restituzione, le sculture appartengono alla Grecia e sono state rubate“.
Parole forti, sarà interessante capire come faranno i due Paesi, prossimamente, a uscire da una situazione così delicata. La Galleria del Partenone del Museo dell’Acropoli di Atene fu costruita più di dieci anni fa per ospitare le sculture: la mostra comprende alcune sculture originali in marmo con copie in gesso che sostituiscono quelle conservate al British Museum e in altri musei stranieri.