Il nuovo governo neozelandese ha intenzione di abolire il divieto di fumo introdotto dal precedente esecutivo nel 2022. Lo ha annunciato sabato scorso la ministra delle Finanze Nicola Willis, nemmeno 24 ore dopo la formazione del governo. Si tratta dunque di uno dei primi provvedimenti del nuovo esecutivo di destra di Christopher Luxon.
La legge prevedeva l’introduzione di divieti progressivi al fumo di tabacco, con ultimo obiettivo il divieto di acquistare sigarette e altri prodotti simili alle persone nate dopo il 2008. Il provvedimento conteneva inoltre diverse limitazioni per rendere più costose e meno accessibili le sigarette. La legge era stata accolta con favore dagli esperti di salute pubblica, ma aveva trovato ovviamente le resistenze di proprietari di edicole e negozi di quartiere. Alcuni politici – incluso il nuovo Primo Ministro – sostenevano che sarebbe nato un mercato nero.
Le nuove regole sarebbero dovute entrare in vigore entro l’estate del prossimo anno, ma la legge era stata messa in discussione durante i negoziati per formare il nuovo governo, durati circa sei settimane dopo l’esito incerto delle elezioni politiche dello scorso 14 ottobre. Il Partito Nazionale di Chris Luxon era risultato il più votato, ma non aveva ottenuto comunque abbastanza seggi per governare in autonomia: da qui la scelta di negoziare un’alleanza con ACT New Zealand e New Zealand First, che è stato l’unico partito a fare una campagna per l’abrogazione delle leggi sul fumo.
“È una sconfitta per la salute pubblica e una vittoria per l’industria del tabacco”, ha dichiarato in un comunciato l’Ong antifumo Health Coalition. Il fumo è la principale causa di morti prevenibili nel Paese e la legge mirava a impedire alle giovani generazioni di prendere il vizio. Un’analisi sugli effetti della nuova legge aveva valutato un risparmio di 1,3 miliardi di dollari neozelandesi (circa 700 milioni di euro) per il servizio sanitario nei prossimi 20 anni, se fossero state applicate tutte le nuove regole, con una marcata riduzione della mortalità associata al fumo di sigaretta e di prodotti simili. I modelli avevano suggerito che le leggi antifumo potevano salvare fino a 5.000 vite ogni anno.