La fuga, i missili e la resa: così la Marina Usa ha salvato la nave israeliana

La fuga, i missili e la resa: così la Marina Usa ha salvato la nave israeliana

La nave cisterna Central Park è salva. Il vascello della Zodiac Maritime, società del gruppo Zodiac di proprietà del miliardario israeliano Eyal Ofer, è stata assalita ieri da uomini armati non identificati mentre navigava nel golfo di Aden. La Uss Mason, cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke della marina statunitense, è intervenuta assieme ad altre imbarcazioni della task force internazionale antipirateria (Tf 151) dopo aver ricevuto la chiamata di emergenza della petroliera, costringendo i dirottatori alla fuga.

Stando a quanto riferito dal Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), all’arrivo dell’unità della Task force 151 cinque uomini hanno tentato di abbandonare la Central Park a bordo di motoscafi, per poi arrendersi dopo un breve inseguimento da parte della Mason. La loro affiliazione non è ancora nota. L’equipaggio della petroliera è stato messo in condizioni di sicurezza e non vi sarebbero feriti. Poco dopo, attorno alle 01.41 locali, due missili balistici sono stati lanciati in direzione del vascello statunitense e della petroliera dal territorio controllato dai ribelli Houthi dello Yemen. Entrambi i vettori sono caduti a circa 10 miglia nautiche (18,5 chilometri) dalle due navi. Non è chiaro se siano stati intercettati o se abbiano mancato il bersaglio.

La sicurezza del dominio marittimo è essenziale per la stabilità regionale”, ha affermato il generale Michael Erik Kurilla, comandante del Centcom. “Continueremo a collaborare con alleati e partner per garantire la sicurezza delle rotte di navigazione internazionali”. Un rappresentante della Zodiac Maritime, Janni Jarvinen, ha ringraziato “le forze della coalizione che hanno risposto tempestivamente per proteggere gli assetti nell’area e la legge marittima internazionale”.

Il tentato sequestro della Central Park è il terzo assalto ad una nave legata allo Stato ebraico. I due precedenti sono l’attacco con drone alla portacontainer Cma Cgm Symi, che gli Stati Uniti hanno attribuito all’Iran, e il dirottamento del mercantile Galaxy Leader ad opera di un commando di ribelli Houthi, che hanno condotto la nave nella città portuale di Hodeida. Riguardo a quest’ultimo avvenimento, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Nasser Kanani ha negato qualunque tipo di coinvolgimento della Repubblica islamica.

Questi episodi, uniti al timore che la guerra tra Israele e Hamas si espanda a tutta la regione del Medio Oriente, stanno rendendo sempre più difficile il commercio marittimo internazionale. Per questo motivo, gli Stati Uniti hanno schierato nel mar Rosso il carrier strike group della portaerei Dwight D. Eisenhower, di cui fa parte il cacciatorpediniere Uss Mason.

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