In realtà l’ora x è già passata ma lo spettacolo delle prossime ore in cielo sarà mozzafiato: lunedì 27 novembre è il giorno della Luna piena del “Castoro” che, calendario astronomico alla mano, si è avuta questa mattina poco dopo le 10. Nessuno, però, ha potuto osservarla perché sorgerà soltanto nel tardo pomeriggio dopo le ore 16.
Perché la Luna del castoro si chiama così
Come spiega la Nasa, la Luna piena del mese di novembre è soprannominata del “Castoro” perché corrisponde al periodo dell’anno in cui i castori iniziano a rifugiarsi nelle loro capanne dopo aver accumulato scorte di cibo sufficienti per il lungo inverno che li aspetta secondo l’Almanacco del Vecchio Contadino. Storicamente, entriamo anche nel periodo dell’anno in cui i castori venivano catturati facendo parte del commercio grazie alle loro calde pellicce molto utilizzate durante l’inverno. Se questo è il nome più famoso e conosciuto, la Luna di questo mese ha anche altri appellativi che si riferiscono quasi tutti alle “azioni degli animali che si preparano per l’inverno e l’inizio dei giorni più freddi a venire“.
Altri nomi della Luna di novembre
Ecco, quindi, che l’Almanacco fa riferimento anche alla Luna che scava (o che graffia) evocando l’immagine di animali che cercano noci cadute e germogli di fogliame verde e degli orsi che scavano le loro tane invernali. Il termine “Lakota Deer Rutting Moon” si riferisce al momento in cui i cervi cercano compagni ma anche “Algonquin Whitefish Moon” perché descrive il momento della deposizione delle uova di questo pesce, ossia del Lavarello. Il freddo invernale che avanza in tutto l’emisfero nord fa sì che altri appellativi siano “Luna Gelata” e “Gelida”. “La Luna del Castoro è l’ultima luna piena prima del solstizio d’inverno. È seguito dalla ‘Luna Fredda’ di dicembre“, spiegano gli esperti della Nasa.
Trattandosi, come detto, dell’ultima volta che il nostro astro si presenta pieno in cielo prima del solstizio invernale, alcuni antichi nomi europei includono anche “la Luna prima di Yule” e la “Luna della Quercia”: Yule era una festa del solstizio d’inverno che durava tre giorni nell’Europa precristiana; secondo altri, invece, il nome Oak Moon (che si riferisce alla quercia) “si lega alle antiche tradizioni druidiche della raccolta del vischio dalle querce, una pratica registrata per la prima volta dallo storico romano Plinio il Vecchio nel I secolo d.C.
Quali sono le caratteristiche
“La prossima Luna del Castoro assomiglierà alla familiare Luna piena, tuttavia le caratteristiche specifiche sono sempre un po’ diverse da una Luna all’altra“, ha dichiarato alla Cnn il prof. Noah Petro, Capo del dipartimento di geologia planetaria, geofisica e geochimica di Nasa.lab. “A causa della librazione – il leggero movimento della Luna che cambia l’angolo con cui gli osservatori del cielo vedono il lato rivolto verso la Terra – le lune piene variano di mese in mese”, ha sottolineato.