«Sono riuscito a strappare dalle fiamme una mamma e il suo bambino. Avrei voluto fare di più, ma non c’erano le condizioni e le fiamme avevano preso il sopravvento. Ci sono persone intrappolate sotto le macerie». Ihor Kalashnyk è un elettricista che ieri pomeriggio si trovava assieme ad altre 200 persone nel megastore Epicenter di Kharkiv, colpito da un missile Kab russo che ha provocato il crollo parziale della struttura, la morte di due persone e il ferimento di altre 35. I pompieri hanno lavorato fino a notte tarda per domare un incendio che è divampato su un’area di circa 15mila mq. Purtroppo, fanno sapere le autorità, all’appello mancherebbero almeno 15 persone. Per Mosca quello era «un magazzino militare».
Epicenter è ironicamente evocativo, perché Putin, dopo aver chiesto ai suoi generali di disegnare, attraverso l’invasione del Kharkiv, una zona sanitaria per proteggere il Belgorod, punta a catturare il capoluogo dell’oblast, che negli ultimi giorni è diventato l’epicentro dei raid delle sue truppe. Già nella notte Kharkiv era stata colpita da missili balistici S-300 nel quartiere Slobidskyi, attacco che ha provocato la distruzione di una scuola e il danneggiamento di alcune palazzine, e in serata un nuovo assalto ha provocato altro sangue. «Se l’Ucraina avesse abbastanza difesa aerea e moderni aerei da combattimento, tali attacchi sarebbero semplicemente impossibili», dice Zelensky, che per ora incassa forniture di sistemi di difesa aerea Iris-T dalla Germania. Gli Stati Uniti, spiega il Segretario di Stato Blinken, hanno annunciato un nuovo pacchetto da 275 milioni di dollari, di cui faranno parte munizioni, missili, mine e proiettili di artiglieria.
L’avanzata di Mosca prosegue anche via terra, dove i soldati hanno preso il controllo del villaggio di Arkhangelskoye nel Donetsk. In buona parte del Donbass la Russia sta schierando unità del Corpo Africano insieme alle truppe regolari e alle unità Storm-Z. Lo sottolinea l’MI6 britannico, rivelando che il Corpo Africano è composto da oltre 2mila soldati e ufficiali delle forze regolari, nonché da mercenari esperti, molti dei quali hanno prestato servizio nella Wagner, e in passato sono stati schierati in Siria, Libia, Burkina Faso e Niger. Peskov dal Cremlino spiega che non sarà necessaria una nuova mobilitazione, «abbiamo uomini a sufficienza per proseguire il conflitto». E Putin sottolinea che «la produzione dell’industria della difesa è aumentata notevolmente». Come se non bastasse il servizio internet satellitare Starlink, utilizzato dai soldati ucraini per comunicare, raccogliere informazioni e condurre attacchi con droni, sta subendo pesanti rallentamenti per la maggior capacità di interferenza russa.
Nell’820° giorno di scontri le forze di Kiev hanno abbattuto un caccia russo Su-25 sui cieli del Donetsk. Gli invasori hanno bombardato la periferia di Kherson, una donna è rimasta ferita.
Le regioni di Belgorod e Kursk sono state attaccate dai droni ucraini, ci sono 2 vittime tra i civili e 10 feriti. L’Ufficio investigativo statale di Kiev ha aperto un’indagine sulla 125esima Brigata per l’organizzazione impropria delle difese nel Kharkiv.