F-16, sistemi di difesa e missili HS-3: così Taiwan risponde alla Cina

F-16, sistemi di difesa e missili HS-3: così Taiwan risponde alla Cina

La Cina ha aumentato la pressione su Taiwan dando il via a Joint Sword-2024A, manovre militari che hanno letteralmente accerchiato l’isola. Mentre Pechino simula il blocco di quella che considera una “provincia ribelle”, le forze armate di Taipei hanno risposto alle esercitazioni del Dragone. In che modo? Dispiegando le batterie di missili supersonici antinave Hsiung Feng III e i sistemi di difesa area attorno ai suoi confini, nonché facendo alzare in volo i suoi F-16V.

La risposta di Taiwan

Secondo quanto riportato da Reuters, Taipei ha schierato jet da combattimento F-16, un sistema mobile di difesa aerea e un drone di sorveglianza per monitorare e oscurare le esercitazioni della Cina intorno all’isola, come mostrano i filmati diffusi nelle scorse ore. I due giorni di esercitazioni cinesi nello Stretto di Taiwan, che hanno incluso anche il finto bombardamento di navi straniere, hanno preso il via appena tre giorni dopo l’insediamento del nuovo presidente taiwanese William Lai.



Un alto funzionario della sicurezza di Taipei ha inoltre spiegato che diversi bombardieri cinesi hanno condotto attacchi simulati contro velivoli rivali vicino all’estremità orientale del Canale di Bashi, che separa Taiwan dalle Filippine, esercitandosi a prendere il “controllo totale” delle aree a ovest della prima catena di isole. Le dimensioni di queste esercitazioni sono state inferiori a quelle simili condotte 2022 e sono state ampiamente previste da funzionari taiwanesi e stranieri.

Come detto, la reazione dell’isola non si è fatta attendere. In un annuncio del ministero della Difesa si leggono parole emblematiche: “Abbiamo inviato forze navali, aeree e terrestri per rispondere (alla minaccia ndr), per difendere la libertà, la democrazia e la sovranità della Repubblica di Cina“. Sui social media sono apparsi dei video che mostrano camion spostare i missili antinave supersonici Hsiung Feng III (HF-3), probabilmente utilizzati come deterrente.

Alta tensione

Taiwan si è impegnata a rispondere alle intimidazioni cinesi nei giorni precedenti l’inaugurazione del mandato di Lai. All’inizio del mese, ad esempio, l’aeronautica taiwanese ha condotto esercitazioni di routine per i suoi piloti di jet “per migliorare le capacità di attacco di precisione nei combattimenti aerei“. Le esercitazioni hanno visto gli F-16V decollare dalla base aerea di Chiyai e sparare missili Maverick.

La Cina ha intanto accusato William Lai di “giocare con il fuoco” e di “spingere l’isola verso la guerra” con le sue affermazioni, che “sfidano il principio di un’unica Cina“. Questo si chiama “giocare con il fuoco e chi gioca con il fuoco finisce per bruciarsi“, si legge in una nota del ministero della Difesa cinese, con le dichiarazioni del portavoce, il colonnello Wu Qian, dopo l’avvio di manovre militari cinesi nei pressi dell’isola.

Da quando si è insediato, “il leader della regione di Taiwan ha sfidato il principio di un’unica Cina“, spingendo “i compatrioti di Taiwan verso il pericolo della guerra“, ha aggiunto il portavoce.

Come risolvere la questione di Taiwan è un affare che riguarda la popolazione cinese, oltre 1,4 miliardi di persone“, ha insistito Wu, aggiungendo che “ad ogni provocazione delle forze separatiste per ‘l’indipendenza di Taiwan’ le nostre contromisure faranno un passo in avanti fino alla completa riunificazione della madrepatria“.

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