Il primo ballo sul palcoscenico più importante della Dea si trasforma in una fiaba che i tifosi bergamaschi vorrebbero non finire mai. Partiti da netti sfavoriti nel confronto coi campioni di Germania del Bayer Leverkusen, l’undici di Gasperini mette una partita ai limiti della perfezione, umiliando la squadra di Xabi Alonso. A fornire le reti che mandano in paradiso l’Atalanta ci pensa Ademola Lookman, che segna una tripletta storica. Prestazione veramente mirabile quella dei nerazzurri, che hanno fatto fare una ben magra figura alle Aspirine che, finora, erano ancora imbattute. Un finale da sogno che corona gli otto splendidi anni di Gasperini a Zingonia: l’ex Coppa Uefa tornerà in Italia dopo 25 anni.
Le scelte dei tecnici
Per la prima finale europea della pluricentenaria storia dell’Atalanta, Gasperini deve fare a meno di De Roon e vara una Dea molto offensiva, specialmente a centrocampo, dove Koopmeiners ed Ederson sono dietro al tridente composto da Scamacca, De Ketelaere e Lookman. In difesa torna Kolasinac a fianco del capitano Djimsiti ed Hien, con Zappacosta e Ruggeri sulle fasce. In porta confermato il portiere di coppa Musso.
Xabi Alonso riesce a schierare il giocatore più tecnico, Wirtz, come falso nueve accanto a Frimpong ed Adli nel tridente. Nessun cambio in difesa, dove ci sarà il trio Tapsoba, Tah ed Hincapie mentre a centrocampo Palacios vince il ballottaggio con Andrich sulla mediana accanto a Xhaka. Sulle fasce occhio alla velocità e tecnica di Stanisic e Grimaldo. Invece del capitano Hradecky, il tecnico spagnolo conferma Kovar tra i pali: la fascia da capitano andrà quindi a Tah.
Fantastico Lookman
In un Aviva Stadium strapieno, i campioni di Germania arrivano a caccia del cosiddetto mini-triplete, visto che tra pochi giorni si giocheranno anche la Dfb Pokal. La partenza dell’Atalanta, però, è di quelle che fanno malissimo. Ritmi estremamente elevati da entrambe le parti ma a rendere complicato il prolungato palleggio dell’undici di Xabi Alonso è il pressing sistematico portato dai lombardi. Se De Ketelaere fatica a sfondare sulla destra, i lanci a scavalcare di entrambe le squadre hanno ancora meno fortuna. Le cose migliorano quando Lookman mette un bel cross al centro per Scamacca ma l’attaccante azzurro trova Hincapie tra la sua testa e la porta di Kovar. Alla fine, però, il gran gioco messo dall’Atalanta riesce a trovare lo sbocco giusto: azione insistita della Dea e penetrazione sul fondo di Zappacosta, che mette un pallone invitante dietro. Palacios reagisce con colpevole ritardo, dando il tempo a Lookman per avventarsi sul pallone e schiantarlo sotto la traversa.
Il Bayer ci mette parecchio ad iniziare ad ingranare, pur senza riuscire mai a sfondare. Interessante comunque l’azione al 19’ con Frimpong che mette un cross rasoterra per Grimaldo ma il brasiliano non trova il contatto giusto col pallone. L’Atalanta, però, ha un asso nella manica e non ha problemi ad usarlo: Scamacca costringe al retropassaggio un centrocampista e la palla arriva ancora a Lookman. L’avanti bergamasco prima dribbla Xhaka poi lascia partire un tiro a giro che lascia zero speranze a Kovar. Due a zero, Bayer quasi in bambola che mette errori su errori sia in difesa che in avanti. Nel finale di primo tempo, però, prima Grimaldo si divora una clamorosa palla gol, poi Musso è bravo ad anticipare Wirtz prima che possa battere in porta. L’inevitabile calo fisico dell’Atalanta lascia troppo spazio al palleggio dei campioni di Germania, che però si scoprono alle ripartenze bergamasche: al 42’, ad esempio, Scamacca cambia versante per De Ketelaere che, invece di alimentare la sovrapposizione di Zappacosta, cerca la porta dalla distanza, trovando solo i guantoni di Kovar. Alla fine, però, si va negli spogliatoi con il 2-0 meritatissimo della Dea, che finora ha dominato in lungo e in largo.
L’apoteosi dell’Atalanta
Le due squadre tornano in campo con un cambio per parte: se Gasperini è costretto a cambiare l’infortunato Kolasinac con Scalvini, Xabi Alonso inserisce l’avanti Boniface al posto di Stanisic per aumentare il peso offensivo delle Aspirine. I più pericolosi, però, sono ancora i bergamaschi: Koopmeiners riconquista un pallone a centrocampo, alimenta la corsa di Lookman che mette un gran cross in area piccola. Kovar, però, riesce ad anticipare di un niente De Ketelaere. Pochi minuti dopo, però, il Bayer torna a far paura, tanto da convincere Gasperini a far rientrare in panchina De Ketelaere per dare una quarantina di minuti a Pasalic. I campioni di Germania, però, tornano pericolosi al 58’, quando un cross deviato da Musso arriva sui piedi di Frimpong: la girata dell’avanti è però da dimenticare. Questo è forse il momento migliore del Bayer ma, per fortuna, Ederson e Musso riescono ad evitare che i tedeschi accorcino le distanze.
Xabi Alonso è costretto ad una serie di cambi, inserendo prima Hlosek poi, nel finale, anche l’ex Roma Schick e Pella, chiudendo con una squadra a trazione anteriore. Momento un po’ nervoso, con qualche cartellino giallo di troppo ma l’Atalanta riesce a tenere i nervi saldi e costringere i rivali a scoprirsi troppo. A punire i campioni di Germania ci pensa ancora una volta un contropiede proprio nel loro momento migliore: Scamacca gestisce al meglio un pallone riconquistato a centrocampo, attira su di sé un difensore e fornisce un pallone d’oro ancora a Lookman. L’avanti nigeriano scherza Tapsoba poi lascia partire un gran tiro a giro che non lascia speranze a Kovar, diventando il primo calciatore africano a segnare una tripletta in una finale europea. Nel finale c’è tempo per la passerella per Toloi, un possibile rigore su Schick ma questo ormai conta niente: per la prima volta nella storia, una squadra italiana vince l’Europa League. Giusto così.
Il tabellino
ATALANTA (3-4-3): Musso; Djimsiti, Hien, Kolasinac (45’ Scalvini); Zappacosta (83’ Touré), Ederson, Koopmeiners, Ruggeri (90+1’ Toloi); De Ketelaere (56’ Pasalic), Scamacca (83’ Touré), Lookman. Allenatore: Gian Piero Gasperini
BAYER LEVERKUSEN (3-4-3): Kovar; Tapsoba, Tah, Hincapie; Stanisic (45’ Boniface), Palacios (68’ Andrich), Xhaka, Grimaldo (68’ Hlosek); Frimpong (80’ Pella), Wirtz (80’ Schick), Adli. Allenatore: Xabi Alonso
Marcatori: 12’, 25′, 75′ Lookman (A)
Ammoniti: 21′ Sjimsiti (A), 34’ Scamacca (A), 34’ Wirtz (BL), 59′ Zappacosta (A), 67’ Tapsoba (BL), 70’ Koopmeiners (A), 73’ Andrich (BL)
Espulsi: –
Arbitro: Istvan Kovacs (Romania)