Il caso di Fleximan rimane ancora aperto. Nei giorni scorsi è arrivata la notizia dell’identificazione del presunto responsabile dell’abbattimento degli autovelox in Veneto, ma gli inquirenti sono sicuri che l’uomo non abbia agito da solo. Nelle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza, infatti, compaiono due figure, dunque viene logico pensare che un’altra persona abbia preso parte alle operazioni di manomissione.
Si cerca un complice
Secondo la procura di Rovigo, il 42enne Enrico Mantoan non avrebbe agito da solo. Fondamentale nella formulazione di questa ipotesi è stato l’esame delle immagini ricavate dalla telecamera di sorveglianza installata nell’autovelox di Rosolina (Rovigo), abbattuto nel mese di gennaio. Compaiono, infatti, due sagome intorno all’apparecchio: non ci sarebbero quindi dubbi. Una delle figure riprese dall’occhio della telecamera sarebbe riconducibile a Enrico Mantoan, che ad oggi risulta ingrato per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Ma chi è l’altra figura? Gli investigatori ritengono si tratti di un complice.
Ed ecco quindi aprirsi una nuova pista. Chi c’è dietro la figura di “Fleximan”? Una, due, oppure più persone? Gli inquirenti non escludono nulla e per adesso sono concentrati nel cercare di risalire alla seconda figura presente nelle immagini. A collaborare nelle indagini sono i carabinieri di Adria, che in questi giorni stanno controllando tutto il materiale a disposizione, occupandosi anche di incrociare i tabulati telefonici. Si attendono i risultati delle verifiche sul cellulare di Mantoan, sequestrato durante la perquisizione nel B&B di Ariano Polesine dove l’uomo alloggiava.
La raccolta fondi
Intanto si stanno facendo avanti i sostenitori di Fleximan, pronti a donare anche del denaro per aiutare il loro beniamino con le spese legali che dovrà affrontare. A Mantoan sono attribuiti cinque danneggiamenti: due a Bosaro, datati 19 maggio e il 19 luglio 2023, uno a Corbola e uno a Taglio di Po, avvenuti il 24 dicembre scorso, e uno a Rosolina, datato 3 gennaio 2024. Il 42enne si è dichiarato disponibile a collaborare.
I suoi fan, però, sarebbero pronti a correre in suo aiuto. Su vari portali online sono fioccate raccolte fondi per assistere Mantoan nelle spese legali.
“Cercheremo di organizzarci per raccogliere in modo corretto eventuali donazioni ed evitare, come spesso succede, speculazioni da parte di qualche malintenzionato“, ha dichiarato, come riportato dal Corriere, Giorgia Furlanetto, avvocato del foro di Rovigo che difende 42enne.