“Reintrodurre la leva”, “Non nelle Forze Armate”. Il botta e risposta tra Salvini e Crosetto

"Reintrodurre la leva", "Non nelle Forze Armate". Il botta e risposta tra Salvini e Crosetto

Botta e risposta tra Matteo Salvini e Guido Crosetto sulla proposta della Lega di tornare al servizio di leva obbligatorio in Italia. Nel giorno del raduno degli alpini a Vicenza, il vicepremier ha rilanciato l’idea mai sopita di ripristinare la “naja” per i giovani italiani, che vedrebbe l’obbligatorietà sia maschile che femminile, una novità nel nostro Paese. “La Lega ha quasi concluso la stesura di un progetto di legge per reintrodurre una leva universale, sei mesi obbligatorio per ragazzi e ragazze, a servizio della comunità, su base regionale“, ha spiegato il ministro dell’Interno e dei Trasporti.

Dall’anticipazione appare come un progetto ben distante rispetto a quello che, fino a poco meno di 20 anni fa, obbligava i maggiorenni, dopo il diploma, a partire militari per almeno un anno. “Una volta uno di Palermo andava a Udine e viceversa dovendo lasciare studi e lavoro. Non sarà più cosi, si farà vicino a casa. Spero che anche la altre forze politiche appoggino la proposta“, ha spiegato ancora il vicepremier.

È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi da svolgere vicino a casa“, ha spiegato il ministro Salvini, che non ha menzionato il comparto della difesa e della sicurezza nazionale. Ed è proprio il ministro Guido Crosetto a replicare al segretario della Lega, precisando come il progetto non possa essere esteso alle Forze Armate: “non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola“. I corpi di difesa dello Stato, prosegue il titolare del dicastero della Difesa, “servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate“.

Quello proposto da Salvini sarebbe un servizio di leva “alleggerito” presso i corpi civili, nei quali i giovani per 6 mesi presterebbero servizio di assistenza, per entrare in contatto con le realtà più disparate del territori.

Una proposta che farà bene alle nuove generazioni, futuro del Paese, a cui abbiamo il dovere di trasmettere i valori della solidarietà, del coraggio e l’amore per l’Italia e i nostri territori come ci insegnano anche oggi i nostri Alpini nel giorno della loro festa a Vicenza“, ha dichiarato Eugenio Zoffili deputato della Lega e capogruppo in commissione Difesa, titolare della prima firma sul decreto.

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