L’incontro a Palazzo Chigi tra il premier Giorgia Meloni e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha ribadito la centralità dell’Italia nell’Alleanza atlantica, in un momento in cui il blocco a guida Usa sta affrontando numerose e complesse sfide internazionali.
“Abbiamo discusso delle tante forme di contributo dell’Italia nei confronti della Nato e dei nostri preparativi per il vertice Nato di luglio. Quando i leader si incontreranno a Washington, prenderemo ulteriori decisioni per sostenere l’Ucraina, rafforzare le nostre difese e collaborare maggiormente con i partner”, ha scritto Stoltenberg su X. Il faccia a faccia è durato circa un’ora, durante la quale il segretario generale ha “elogiato l’Italia per essere un fedele e importante alleato della Nato, contribuendo in molti modi diversi alle missioni dell’Alleanza”.
Great to meet PM @GiorgiaMeloni in Rome. We discussed #Italy’s many contributions to #NATO, and our preparations for the NATO Summit in July. When leaders meet in Washington, we will take further decisions to support Ukraine, strengthen our defences, and work more with partners. pic.twitter.com/3kXi9diLVg
— Jens Stoltenberg (@jensstoltenberg) May 8, 2024
L’incontro è servito anche per ribadire il fatto che il Patto atlantico non ha intenzione di schierare le sue forze in Ucraina. “Quando ho visitato l’Ucraina la scorsa settimana gli ucraini non hanno chiesto truppe Nato in Ucraina, quello che hanno chiesto è più supporto”, ha affermato Stoltenberg. A questo proposito, il politico norvegese ha fatto un plauso al nostro Paese per il continuo supporto bellico a Kiev, compresa la fornitura di un sistema di difesa aerea Samp/T, e per l’accordo bilaterale in materia di Difesa firmato tra Roma e la nazione invasa durante l’ultimo incontro tra Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky. Il segretario generale della Nato ha inoltre ringraziato l’Italia per il suo contributo alle operazioni di polizia aerea nel Baltico, per la missione di mantenimento della pace Kfor in Kosovo e quella di addestramento in Iraq.
Stoltenberg ha rivolto la sua attenzione anche agli altri scenari di crisi internazionale, sottolineando che “stiamo vivendo in un mondo sempre più pericoloso” a causa, oltre al conflitto iniziato dalla Russia, della guerra in Medio Oriente e della rivalità tra grandi potenze. “In questo mondo sempre più pericoloso è ancora più importante restare uniti nella Nato. Lo scopo della Nato è prevenire la guerra, non è combatterla”, ha dichiarato il segretario generale. Parole che assumo un certo peso, viste le affermazioni più volte ripetute del presidente francese Emmanuel Macron riguardo a un possibile coinvolgimento diretto delle truppe occidentali nel conflitto in Ucraina.
Un’ipotesi, questa, invisa alla stragrande maggioranza dei membri del Patto atlantico e che ha incontrato la parziale apertura solamente della Polonia.