Una vera e propria “chiamata alle arti”. Con questa efficace espressione Fiorella Mannoia ha voluto convocare all’Arena di Verona artisti di diversi generi musicali e generazioni in nome della battaglia contro la violenza sulle donne: e loro hanno risposto prontamente “presente”. Ecco, quindi, il ritorno di “Una Nessuna Centomila”, lo straordinario evento benefico live tenuto nella città veneta a quasi due anni di distanza dalla prima edizione a Campovolo. Sulla scia di quell’appuntamento nacque l’idea della nascita della Fondazione omonima grazie alla volontà delle quattro fondatrici: la stessa Mannoia (presidente onoraria), Giulia Minoli (presidente), Celeste Costantino e Lella Palladino (vicepresidenti).
Sullo speciale palco dell’anfiteatro veronese si sono alternate le grandi voci della musica, tutte unite contro il femminicidio. Per un momento di festa e condivisione che, grazie all’erogazione dei proventi del concerto (al netto dei costi) è servito per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza e per sostenere un ulteriore progetto che vada nelle scuole. Parallelamente al concerto, “Una Nessuna Centomila” lancia una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi fino all’1 maggio per sostenere il lavoro vitale dei Centri Antiviolenza in Italia grazie a un semplice SMS o una telefonata al numero 45580. La notte scaligera andrà integralmente in onda questo mercoledì in prima serata su Rai1. Per quella che sarà l’ultima conduzione da parte di Amadeus di un grande evento per la televisione pubblica, in attesa dell’addio in diretta del 10 maggio in compagna di Fiorello nel gran finale di “Viva Rai2!”.
Dopo il successo sanremese “Mariposa” interpretato da Mannoia nella platea dell’Arena di Verona, Amadeus si è posto al timone di un gruppo di amici che hanno dato vita a una serie di duetti e inediti e performance emozionanti. Tra le varie esibizioni, le tre “strane coppie” (tutte funzionanti) Fiorella-Elodie, Francesca Michielin-Brunori SAS e Samuele Bersani-Tananai, le repliche da Sanremo 2024 di Annalisa, Alessandra Amoroso ed Emma, lo show di Giuliano Sangiorgi con “Meraviglioso” e con la coppia Noemi-Big Mama, i toccanti brani di Niccolò Fabi (“Offeso” e “Mimosa”) e poi ancora Paola Turci, Ermal Meta, Achille Lauro, Fabrizio Moro, Mahmood e Piero Pelù. Fino ad arrivare allo spettacolo finale corale con “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli, presente tra il pubblico all’Arena. Nel mezzo, il monologo di Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo sull’amore tossico.
“Il lavoro è lungo, ma è cominciato a essere più capillare rispetto a prima – ha dichiarato Mannoia a margine del concerto evento -. Questo è un treno a vapore che va lento e faremo un passo per volta, come tutte le rivoluzioni. Ma chiunque voglia salirci a bordo è benvenuto“. Porte aperte a tutti, senza nessuna preclusione né tanto meno censura per la musica rap e trap finita sotto processo per qualche testo sessista. La cantante si è detta inoltre soddisfatta per la nutrita presenza maschile degli artisti a Verona nella lotta al contrasto della violenza contro le donne. “Sono soprattutto gli uomini che si dovrebbero sentire offesi per il fatto di essere considerati come dei primati che non riescono a tenere a freno gli istinti e a fermarsi quando una donna dice no“.
Con una convinzione: “Piano piano le cose cambieranno: ci vorrà tempo, ma accadrà“.