“Ilaria libera“. Dalla manifestazione per il 25 aprile organizzata a Roma dall’Anpi si è levato spontaneamente un coro a sostegno di Ilaria Salis, l’insegnante italiana detenuta a Budapest e ora candidata alle elezioni europee con Avs. E dal palco del corteo antifascista sono risuonate anche le parole scritte per l’odierna ricorrenza dalla stessa giovane, che in un messaggio affidato alla voce di suo padre Roberto ha fatto sentire il proprio pensiero. “Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane“, ha affermato la 39enne milanese, le cui parole sono state declamate per l’appunto dal genitore.
Ilaria Salis, infatti, si trova ancora in carcere nella capitale ungherese con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti. Davanti a lei, ora, la possibilità di un’elezione al Parlamento europeo, circostanza che – hanno spiegato i suoi avvocati – le consentirebbe di essere immediatamente liberata in base alle regole sull’immunità parlamentare. “Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio Paese si mostri tutti i giorni all’altezza della propria storia, che oggi come in passato voglia opporsi all’ingiustizia nel mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia. Buon 25 aprile“, ha aggiunto l’insegnante nel messaggio letto dal padre Roberto durante l’odierna manifestazione dell’Anpi.
Così, nella piazza partigiana, Ilaria è riuscita a far sentire la propria voce su un tema a lei particolarmente caro. “Sono qui per Ilaria, mia figlia è antifascista e questa è casa sua. Sono qui a rappresentarla fintanto che non può venire con le sue gambe. Ilaria ha già fatto un 25 aprile in carcere, quello del 2023 però non abbiamo voluto rendere nota la sua situazione per una serie di motivi. Questo è il primo 25 aprile che si può fare e deve essere l’ultimo con lei in carcere“, ha affermato il padre Roberto in occasione dell’evento pubblico.
Proprio quest’ultimo, a margine del corteo, è tornato a parlare della vicenda giudiziaria che ha coinvolto la figlia. “Ilaria era a Budapest per una contromanifestazione nella giornata dell’onore, una giornata in cui i nazisti di Germania, Ungheria, Polonia e altre nazioni si trovano a Budapest per rievocare un gesto eroico nazista. Sono manifestazioni che sarebbero assolutamente proibite. In Ungheria non solo non sono contestate ma sono addirittura finanziate dal governo ungherese con i fondi europei”, ha affermato, tornando a puntare il dito contro l’Ungheria per il trattamento riservato a Ilaria dal giorno del suo arresto a oggi. Poi l’ulteriore sfogo, citando Leonardo Sciascia: “Se si guarda il pozzo dall’alto si vede il sole e la luna. Se si vuole vedere la verità bisogna andare in fondo al pozzo. Ilaria aveva già ben chiaro qual è la situazione, qual è la parte giusta della storia molto meglio di me e di molte persone e sicuramente enormemente meglio dei nazisti che la stanno carcerando in questo modo. Adesso nel pozzo c’è stata abbastanza e bisogna tirarla fuori“.
E, in una nota, la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella, ha comunicato di aver avuto un faccia a faccia con l’insegnante lombarda candidata alle europee. “Un incontro intenso di 45 minuti, Ilaria era emozionata e molto desiderosa di sapere, è molto proiettata in avanti.
Sedute una di fronte all’altra, abbiamo avuto un colloquio sereno e concitato, dovevamo dirci tante cose in un tempo limitato, il suo sguardo è fiducioso, curioso, consapevole della responsabilità che si assume accogliendo la candidatura con Avs“, ha fatto sapere la parlamentare.