Nella notte tra venerdì e sabato è stata bombardata una base militare dell’Iraq centrale, al cui interno si trovano truppe dell’esercito ed ex paramilitari filo-iraniani di Hachd al-Chaabi, integrati nelle forze regolari. Non si sa ancora chi abbia aperto il fuoco né se si sia trattato di un attacco di droni. Il primo bilancio parla di due morti otto feriti.
“Ci sono esplosioni nei magazzini che ospitano le attrezzature a seguito dei bombardamenti”, spiegano le stesse fonti: “Un incendio sta devastando alcuni settori e continuano le ricerche dei feriti. Il bombardamento ha colpito attrezzature, armi, veicoli”.
Israele nega il proprio coinvolgimento. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano alla Cnn, come riporta il quotidiano The Times of Israel, dopo che una coalizione irachena di milizie filo-iraniane ha affermato che una delle sue basi militari è stata bersagliata da un attacco aereo. Una smentita arriva anche dagli Stati Uniti: in un post il Comando centrale Usa afferma che “gli Stati Uniti non hanno condotto raid aerei in Iraq oggi”, negando ciò che è uscito su alcuni di intelligence in merito alle re4sponsabilitàù americane: “Queste informazioni sono false”.
Footage has been released showing the Scale of the Damage to the Kalsu Base of the Popular Mobilization Force (PMF) in the Babylon Governorate of Eastern Iraq, after last night’s Explosions caused by what is claimed to have been several Missile Strikes; it is Difficult to tell if… pic.twitter.com/R2mAITrKuZ
— OSINTdefender (@sentdefender) April 20, 2024
Intanto la situazione in Medio Oriente si fa sempre più incandescente. Con un video pubblicato sui social la Resistenza Islamica in Iraq ha reso noto di aver lanciato alcuni droni contro “un obiettivo vitale” a Eliat, nel sud di Israele, al confine tra Egitto e Giordania: “L’attacco è la risposta alla violazione della sovranità irachena da parte del nemico sionista e al suo attacco contro le Forze di Mobilitazione Popolare irachene (Pmf)”.
Da alcune immagini satellitari della zona dell’attacco in Iran, effettuata ieri notte da Israele, risulterebbero “danni a un sistema radar vicino all’aeroporto di Isfahan”.