La mossa dell’amico per far tornare Chiara Ferragni sotto i riflettori (e agli adv)

La mossa dell'amico per far tornare Chiara Ferragni sotto i riflettori (e agli adv)

A quattro mesi di distanza dallo scoppio del caso Balocco, sono tornati i “veri” adv nel profilo di Chiara Ferragni. Dal 15 dicembre, infatti, l’influencer aveva sponsorizzato solamente la sua linea di prodotti e di abbigliamento, sia perché i contratti con le aziende sono stati sospesi o annullati, sia perché ha tenuto la linea di massima prudenza, vista anche l’indagine che la coinvolge per truffa aggravata da minorata difesa. Ma qualcosa ora è cambiata e a venirle in soccorso ci ha pensato l’amico di una vita. No, non Fabio Maria Damato, il “braccio destro e sinistro” di Ferragni, come lei amava definirlo, ma Filippo Fiora, amico dell’influencer fin dai tempi della scuola.

Il primo, anche lui indagato per il caso Balocco in qualità di general manager delle società di Ferragni, è sparito dai radar da dicembre. Poche storie e nessun post viene condiviso sui suoi profili ormai da tempo e non ci sono tracce nemmeno di immagini insieme all’influencer dallo scoppio del pandoro-gate. Fiora, invece, non ha mai smesso di supportare l’amica e anche nell’ultimo periodo, tra beghe giudiziarie e familiari, è apparso più volte al fianco di Ferragni. È stato lui ad arredare l’appartamento di City-Life dell’ex coppia Ferragnez è proprio lui ad averle lanciato un salvagente in questo periodo difficile. In questi giorni, dopo essere stata alla Biennale di Venezia anche per tastare un po’ il terreno e valutare quale potrebbe essere l’impatto mediatico con esposizioni pubbliche, Ferragni è tornata a Milano per inaugurare uno showroom.

Certo, non è il massimo per una come lei che fino a pochi mesi fa era la più richiesta per i grandi eventi che contano davvero, ma è pur sempre un inizio. Forse. “Support yout friends“, scrive Ferragni, dicendosi “felicissima” di presenziare all’inaugurazione dello showroom di un negozio di mobili. Il suo amico Fiora, insieme al socio con il quale gestisce uno studio di architettura e design, infatti, è artefice del nuovo progetto per il mobilificio. E così, con grande orgoglio, Ferragni è tornata a mettere la parolina “magica” adv in storie che non riguardano i suoi prodotti. Anche questo può essere considerato come un tentativo da parte dell’influencer per sondare il terreno per un possibile ritorno alle sponsorizzazioni che contano. O, forse, è un tentativo per dimostrare che le aziende sono tornate a fidarsi di lei, sperando che altre vengano coinvolte nel progetto mediante emulazione.

Invece di provare a reinventarsi, Ferragni si è aggrappata con le unghie e con i denti alla sua immagine. Ed è forse questo il problema: oltre a quello, cos’ha da offrire? Si è presentata nello showroom con un look che potrebbe essere definito in tanti modi, meno che elegante. Sicuramente provocatorio, orientato a far parlare di sé. L’obiettivo? Cercare di creare engagement usando il suo corpo per far parlare delle aziende che “sponsorizza”. E forse va bene per un mobilificio e, comunque, tutto questo è in attesa che la procura faccia il suo corso.

Apprezzabile il tentativo dell’amico di lanciarle un salvagente ma, forse, le servirebbe anche qualcuno che la aiutasse a reinventarsi, perché la strada vecchia, avendo perso la fiducia dei follower, appare pressoché impossibile da riprendere.

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