Nella Babilonia del campo largo mancava solo Ilaria Salis. La candidatura dell’insegnante di Monza, detenuta in Ungheria da oltre un anno, è la dimostrazione di come i leader della sinistra non vogliano fare prigionieri. Capi in battaglia tra di loro, più che con il centrodestra. Giuseppe Conte contro Elly Schlein. Mezzo Pd contro la sua segretaria. E ora la premiata ditta formata da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Il duo dinamico rossoverde si è messo in aperta competizione con Schlein e Conte. Ma la notizia è che Salis divide perfino i Verdi dalla Sinistra. A guidare tutta l’operazione è stato Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. L’entusiasmo di Bonelli è di prammatica. «Alle europee supereremo abbondantemente lo sbarramento del 4%, con la candidatura di Ilaria Salis andremo ancora meglio. Nei prossimi giorni io e Fratoianni andremo in Ungheria per incontrarla», anticipa Bonelli a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. C’è solo da sperare che il verde e il rosso non litighino durante il viaggio. Perché la prima vittima dell’epifania di Salis si chiama Benedetta Scuderi. Scuderi era stata incoronata come uno degli astri nascenti dell’ambientalismo in Europa. Milanese, 33 anni, è la portavoce dei Giovani Verdi europei. A fine anno aveva partecipato alle primarie del gruppo dei Greens per eleggere i due candidati-guida degli ecologisti al voto di giugno. Ora rischia di perdere il seggio. Scuderi doveva essere la capolista al Nord Ovest, casella adesso destinata a Salis. Con la promessa dei Verdi che probabilmente scivolerà in terza posizione, in virtù dell’alternanza di genere. Difficile piazzarla capolista al Centro, dove c’è Ignazio Marino, anche lui in quota Fratoianni. Nelle Isole riemerge Leoluca Orlando e al Sud l’uomo simbolo è Mimmo Lucano. Ci sarebbe il Nord Est, dove però dovrebbe correre l’ormai unica testa di serie dei Verdi, la consigliera regionale veneta Cristina Guarda.
Sinistra Italiana festeggia. La deputata Elisabetta Piccolotti, moglie di Fratoianni, sbeffeggia Salvini: «Sul confronto con Vannacci vaneggia». Salis mette in imbarazzo anche il Pd. Schlein aveva proposto per prima una candidatura dell’attivista e si è beccata un no dal padre di Salis, Roberto. «Era un’idea della segretaria ma direi che per fortuna non si è voluta candidare con noi, certo ora passa il messaggio che Bonelli e Fratoianni ci hanno soffiato la candidata», argomenta con Il Giornale un dirigente della minoranza dem. La sinistra del Pd, non ostile all’ipotesi Salis, imputa a Schlein un certo dilettantismo nella gestione della vicenda. Il padre dell’insegnante detenuta in Ungheria sarà sul palco dell’Anpi il 25 Aprile a Roma. Sempre nella prossima settimana Roberto Salis sarà a Strasburgo alla plenaria del Parlamento europeo. Salis non fa bene nemmeno al M5s, già debolissimo al Nord Ovest. Dove gli stellati schiereranno l’uscente Maria Angela Danzì e il giornalista Gaetano Pedullà. Ma ora Salis potrebbe drenare altri voti ai Cinque Stelle dall’elettorato a sinistra del Pd.
Conte infatti abbozza: «Non è elegante commentare le candidature altrui, lasciamo fare a chi l’ha candidata».