A questa Juventus piace sempre complicarsi la vita. Dopo un primo tempo abbastanza orribile, gli uomini di Allegri erano sotto di due reti contro l’ottimo Cagliari di Ranieri, che aveva mostrato un calcio decisamente più convincente. Come succede da qualche settimana a questa parte, però, i bianconeri tornano in campo con ben altro piglio e riescono a strappare un punto ai sardi.
A rimettere in gioco la Juventus ci pensa un’ottima punizione di Vlahovic mentre il pari arriva in circostanze ben più rocambolesche. Su uno spiovente dalla sinistra, Dossena anticipa Milik ma batte il proprio portiere. Si finisce con l’ennesimo pareggio che non serve a nessuno, né ai rossoblu, sempre impelagati nella lotta salvezza, né agli ospiti, che devono ancora guardarsi alle spalle.
Le scelte dei tecnici
Dopo la commovente prestazione contro il Napoli, Ranieri compie ancora una scelta coraggiosa per l’incrocio con la Juventus. Alle spalle degli ottimi Luvumbo e Shomurodov, infatti, torna Gaetano. In difesa viene confermato Hatzidiakos accanto a Yerry Mina e Dossena.
Per chiudere al meglio questa stagione disgraziata, Massimiliano Allegri opera qualche cambiamento alla formazione per la trasferta in Sardegna. Weah parte dal primo minuto a destra, con Cambiaso sulla fascia opposta: al posto di McKennie spazio ad Alcaraz. In avanti, confermatissimi Vlahovic e Chiesa.
Sardi perfetti, avanti su rigore
Già dal fischio d’inizio si capisce come il Cagliari voglia sfruttare l’ottimo momento di forma per portare a casa i punti necessari per la permanenza in Serie A. Neanche due minuti e Luvumbo semina il panico sulla destra, portandosi al tiro: buono il suo tiro a giro che si perde alto di poco sopra la traversa. I sardi rispondono alla maggior tecnica della Juve con grande intensità e pressing a tutto campo; su un pallone recuperato arriva la seconda occasione dell’undici di Ranieri. Shomurodov raccoglie una respinta corta della difesa bianconera per cercare un tiro a giro verso il sette: ottima l’esecuzione, mira sbagliata di pochissimo. Luvumbo, dopo la buona prova messa con l’Inter, è davvero indemoniato e mette cross invitanti al centro: se sul primo Shomurodov è poco preciso, quello che arriva poco dopo dalle parti di Gaetano è invitantissimo. Peccato che il giovane campano riesca solo a sfiorare la sfera di testa.
La svolta arriva prima della mezz’ora: su azione da calcio d’angolo Dossena spizza per Luvumbo che, però, non riesce a girare in porta. Piccinini viene però richiamato al Var per un contatto di mano di Bremer: il fischietto romagnolo indica senza dubbi il dischetto. Dagli undici metri Gaetano è perfetto: pallone da una parte, portiere dall’altra, 1-0 Cagliari. I sardi non si fermano e continuano a mettere in imbarazzo la retroguardia bianconera. L’ennesimo contropiede vede l’angolano lanciato alla grande, a tu per tu con Szczesny: il portiere polacco non ha altra scelta che stendere Luvumbo e mandare Yerry Mina sul dischetto. Altrettanto glaciale il difensore colombiano, che spiazza Szczesny e porta sul 2-0 il Cagliari. Nel finale di tempo la Juve troverebbe anche il gol della speranza: ripartenza micidiale con Chiesa che si porta sul fondo e fornisce un assist perfetto per il liberissimo Vlahovic. Piccinini annulla per un fuorigioco davvero millimetrico dell’ex viola.
Vlahovic la riapre, disastro Dossena
Allegri decide di aumentare il peso in avanti inserendo Yildiz al posto di Alcaraz ma in campo ad essere più pericolosi sono sempre i padroni di casa. Dopo 3 minuti dalla ripresa del gioco Bremer è costretto ad usare le maniere forti per limitare Shomurodov, beccandosi un giallo ma, in generale, è sempre il Cagliari a farsi preferire. Il nuovo entrato di campo Prati ci prova subito dalla distanza ma Szczesny è attento e gli chiude bene lo specchio della porta. Alla lunga, però, l’undici di Allegri costringe all’errore la difesa sarda. Nandez stende Chiesa al limite dell’area, concedendo ai bianconeri una punizione da posizione molto interessante. Sulla palla arriva Chiesa ma la responsabilità se la prende Vlahovic, che disegna una parabola beffarda che s’insacca a fil di palo. 2-1 Juve, partita riaperta.
Con i bianconeri che schiacciano in difesa il Cagliari, Allegri decide di giocarsi il tutto per tutto: fuori Weah e Locatelli, spazio a McKennie e Milik per un tridente pesante. I sardi hanno grossi problemi ad uscire dall’assedio bianconero ed iniziano ad avere il fiato corto. Ranieri prova a rimediare togliendo gli stanchi Shomurodov e Nandez per inserire l’ottimo Viola e Zampa ma ad avere il pallino del gioco in mano è sempre la Juventus. I bianconeri si rendono pericolosi più volte, sia dalla distanza con Cambiaso che con un tentativo di rovesciata di Vlahovic sul cross di Rabiot ma pareggiano in maniera rocambolesca. Spiovente dalla sinistra, Dossena interviene per anticipare Milik ma beffa Scuffet. Il forcing finale non cambia il risultato: ennesimo 2-2 che non serve né ai sardi né ai bianconeri, che dovranno guardarsi dalla rimonta delle rivali per la Champions.
Il tabellino
CAGLIARI (3-4-1-2): Scuffet; Hatzidiakos, Mina, Dossena; Nandez (78’ Zampa), Sulemana (45’ Prati), Makoumbou, Augello; Gaetano (68’ Deiola); Shomurodov (78’ Viola), Luvumbo. Allenatore: Claudio Ranieri
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah (68’ McKennie), Alcaraz (45’ Yildiz), Locatelli (73′ Milik), Rabiot, Cambiaso (85’ Iling-Junior); Vlahovic, Chiesa. Allenatore: Massimiliano Allegri
Marcatori: 29′ Gaetano (rig) (C), 36′ Mina (rig) (C), 61′ Vlahovic (J), 86′ Dossena (aut) (J)
Ammoniti: 35′ Szczesny (J), 45+1’ Luvumbo (C), 45+1’ Weah (J), 48′ Bremer (J), 59’ Nandez (C)
Espulsi: –
Arbitro: Marco Piccinini (Forlì)