Il finto aramaico, le fasi, la figlia. Strage di Altavilla Milicia, cosa si cerca ancora

Screen Ore 14

La strage di Altavilla Milicia ha una prima, ipotetica e presunta, ricostruzione completa. È quella di Giovanni Barreca, attualmente recluso nel carcere di Enna e accusato di essere uno degli autori della strage stessa.

Questa ricostruzione è stata fornita da Barreca al suo legale Giancarlo Barracato e alla consulente di parte Roberta Bruzzone. Pare che le parole dell’uomo non si discostino, se non per alcuni dettagli, da quelle della figlia minore, anche lei reclusa e accusata, ma oggetto di un procedimento di indagine a parte per via della sua età. Anche le versioni dei due “Fratelli di Dio” coinciderebbero tra loro, ma sarebbero opposte a quelle di Barreca e della figlia.

La versione di Giovanni Barreca

Qualcosa è cambiato per Giovanni Barreca in carcere. Se in un primo momento stava assumendo i farmaci necessari a contrastare il suo presunto delirio mistico, ora li rifiuta, e sarebbe in preda alle allucinazioni. Tuttavia, mentre in un primo momento ringraziava i “Fratelli di Dio” per il rito di purificazione, sembra che la sua idea ora non sia la medesima. “Lui è convinto ancora oggi che i suoi famigliari fossero posseduti. Questo elemento non è stato assolutamente modificato. Ma ha cominciato a comprendere che quella non fosse la modalità per liberarli” ha spiegato alla trasmissione Ore 14 Roberta Bruzzone.

Ma cosa ha detto Barreca di quei giorni antecedenti al 10 febbraio 2024? La moglie Antonella Salamone, additata in uno pseudo-aramaico da Sabrina Fina come posseduta, sarebbe stata legata a terra, tenuta a digiuno e senza bere per 3 giorni, seviziata e picchiata prevalentemente da Fina e dal figlio 15enne Kevin Barreca con una pesante pentola sul capo e sulle spalle, quando la donna avrebbe tentato di rialzarsi. Pare che Salamone avesse tentato di allontanare i “Fratelli di Dio” dalla sua casa, mentre loro avrebbero parlato di traslocare, portando anche un divano, dato che quello presente in casa sarebbe stato posseduto.

Quando Salamone muore, Giovanni Barreca avrebbe espresso l’intenzione di chiamare un conoscente alle pompe funebri, ma sarebbe stato fermato da Fina e dal compagno Massimo Carandente. Dopo una presunta telefonata di quest’ultimo, sarebbe stata allestita la pira sulla quale, cosparsa di benzina, Salamone con i suoi cari oggetti di ceramica, sarebbe arsa per oltre quattro giorni.

Quasi contemporaneamente, sempre stando alle parole di Giovanni Barreca, sarebbe morto il figlio Emanuel Barreca di 5 anni, legato a una rete metallica, lasciato senza cibo né acqua e ustionato col phon da Carandente. Alla morte del fratellino e della madre, Kevin si sarebbe spaventato e Fina lo avrebbe additato a sua volta come in preda al demone del suicidio: il 15enne sarebbe stato quindi incaprettato, trovando la morte lui stesso. Al padre i “Fratelli di Dio” avrebbero annunciato la resurrezione dei figli.

Successivamente anche la figlia minore sarebbe stata bendata e portata in camera. Ma, prima di ogni altro accadimento, si sarebbe scatenato un fortissimo vento: è il 10 febbraio e ad Altavilla Milicia si registrano alberi caduti e perfino un camion ribaltato. I “Fratelli di Dio” si sarebbero spaventati, avrebbero lasciato la villetta con Barreca e si sarebbero fatti lasciare in stazione: l’ultima raccomandazione è per il padre, che intanto non avrebbe trovato le chiavi di casa, ovvero il consiglio di liberarsi dai cellulari. Poi Dio gli avrebbe detto come procedere.

Dopo aver dormito in auto per 12 ore, Barreca ha chiamato la sorella e il fratello, quindi i carabinieri. Mentre lui crede che anche la figlia sia deceduta nel rito di purificazione, i carabinieri trovano la casa chiusa dall’interno e sono costretti a sfondare una finestra per entrare. “Se la bufera di vento fosse scattata due ore dopo, forse oggi avremmo un quarto cadavere” ha ipotizzato Bruzzone.

La versione di Sabrina Fina

Non c’è ancora una versione completa dei fatti da parte dei “Fratelli di Dio”. Mentre Carandente è in attesa della nomina di un nuovo legale, Fina ha fatto sapere al suo legale di essere “amareggiata” nel sentire la versione di Barreca. I due da sempre si proclamano innocenti, affermano che gli sia stato impedito di chiamare aiuto e promettono che produrranno i biglietti ferroviari per attestare le loro assenze dalla villetta di Altavilla.

Loro hanno un problema insuperabile – ha commentato Bruzzone – Loro erano lì. Hanno dormito lì. Il divano dove hanno dormito più notti è stato esaminato. Ci sono tracce biologiche, quelle ci daranno la conferma definitiva. Ci sono tutta una serie di tracce inequivocabili. Loro stavano lì, ed erano lì per tutto l’arco temporale che ha interessato i delitti”.

I risultati dei rilievi dei Ris saranno fondamentali per ricostruire questo puzzle che è ancora, va ricordato, solo ipotetico.

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