L’intelligence italiana sta reclutando nuovi 007 per garantire la sicurezza della Repubblica mentre all’esterno e all’interno del sistema Paese le minacce mutano di forma e concretezza, rappresentando, oggi come ieri, un pericolo per la sicurezza nazionale.
Sul sito appena aggiornato del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, che comprende gli organi e i diversi compartimenti del nostro appartato di intelligence, è stato pubblicato ieri un articolo che annuncia la ricerca di nuove “professionalità con specifiche conoscenze e competenze” in diversi settori che riflettono il mutamento delle minacce e le necessità dei nostri servizi segreti.
I settori interessati dalla ricerca dei reclutatori di 007 sono l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza, la crittoanalisi, conoscenze specifica nelle minacce Wmd (Weapon of mass destruction, ndr), ma anche algoritmica, fotointerpretazione di immagini satellitari, scienze comportamentali, archivistica e digitalizzazione documentale.
Queste conoscenze e competenze specifiche, che spaziano alla conoscenza di lingue rare e dialetti d’area, al complesso campo dei missili balistici, delle analisi geopolitiche a tutto ciò che compete la cyber warfare, la guerra cibernetica sulla quale si baserà sicurezza e supremazia del nuovo dominio di scontro tra grandi potenze, sono lo specchio del mutamento dei conflitti in corso e delle minacce che incombono sulla sicurezza nazionale dell’Italia. E bastano a tratteggiare il futuro dei conflitti, siano essi ibridi o convenzionali, che stanno preoccupando la comunità internazionale oggi più che mai.
Le possibili escalation in Ucraina e Medio Oriente, la crisi del Mar Rosso, l’instabilità negli stati chiave per le terre rare nel Continente Africano, la competizione nella corsa alle risorse dell’Artico o per il mantenimento dello status-quo nella regione dell’Indo Pacifico sono solo alcuni dei teatri dove le “specifiche conoscenze e competenze” richieste dai nostri servizi segreti possono trovare una preziosa applicazione. Senza dimenticare il ruolo chiave che comprende la difesa nazionale ed europea dalle campagne ibride, di interferenza e disinformazione che vengono scatenate su internet.
Non è stato reso noto, come di consueto in questi casi, il numero dei posti messi al bando. Solo annunciato che le candidature possono essere inoltrate fino al 31 maggio 2024. Segnalando che in ogni caso le candidature spontanee sono aperte e accolte tutto l’anno. Oltre alle conoscenze nei settori sovra espressi nei quali si richiede un’esperienza minima, si esigono i requisiti di “affidabilità, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza“.
In seguito a un screening curriculare preliminare, i candidati verranno sottoposti a “prove per il controllo dell’idoneità psicofisica e attitudinale” per concedere il nulla osta di sicurezza che renderà il candidato a tutti gli effetti un agente segreto al servizio della Repubblica italiana.