Missili balistici, da crociera e ipersonici: ecco quali sono le differenze

Missili balistici, da crociera e ipersonici: ecco quali sono le differenze

I conflitti in Ucraina e in Medio Oriente hanno riportato agli onori delle cronache l’utilizzo dei sistemi missilistici: con la guerra aperta scatenata da Mosca abbiamo cominciato, ad esempio, a leggere di missili ipersonici – sebbene essi siano da tempo in servizio – mentre nell’attacco iraniano a Israele di sabato notte sono stati usati missili balistici e da crociera. Cerchiamo quindi, brevemente, di fare chiarezza su queste varie tipologie di vettori.

I missili balistici

Cominciamo quindi dai missili balistici, che sono presenti negli arsenali militari da decenni e sono i diretti discendenti delle V-2 tedesche usate durante la Seconda Guerra Mondiale. Si definiscono “balistici” in quanto sono missili che viaggiano in traiettoria balistica per colpire il loro bersaglio, ovvero compiono sostanzialmente un tragitto parabolico spingendosi al di fuori dell’atmosfera terrestre. Attualmente ne esistono di tipologie diverse a seconda della loro gittata, per cui ufficialmente si distinguono in “a corto raggio” (o Srbm – Short Range Ballistic Missile), “a medio raggio” (o Mrbm – Medium Range Ballistic Missile), “a raggio intermedio” (o Irbm – Intermediate Range Ballistic Missile) e infine intercontinentali (o Icbm – Intercontinental Ballistic Missile).

Al di sotto dei 1000 chilometri di gittata si trovano gli Srbm, tra i 1000 e i 3000 i Mrbm, tra i 3000 e i 5500 gli Irbm mentre al di sopra dei 5500 chilometri si entra nel campo degli Icbm. Quando un missile balistico viene lanciato da un sottomarino, prende il nome di Slbm (Submarine Launched Ballistic Missile) e in questo caso esistono gittate diverse, anche se quasi tutte rientrano nel campo degli Icbm. Un vettore balistico può essere lanciato da terra, quindi da un silos interrato o da un veicolo mobile, oppure da un bombardiere o altro velivolo, e allora prende il nome di Albm (Air Launched Ballistic Missile).

I missili balistici hanno diversi carichi bellici nella testata e questi possono essere disposti in un’unica ogiva oppure in più testate, e in quest’ultimo caso prendono il nome di Mirv (Multiple Independently targetable Reentry Vehicle). Se queste hanno capacità di manovrare in qualche modo, si parla di Marv (Maneuverable Reentry Vehicle).

Quelli da crociera

Un missile da crociera è un vettore dotato di propulsione propria (solitamente ha un motore a reazione per il suo sostentamento) che effettua tutto il suo tragitto all’interno dell’atmosfera terrestre, a differenza di un missile balistico che, come detto, ne esce per effettuare la sua corsa nello spazio sino al momento in cui rientra per colpire il suo bersaglio.

Un missile da crociera, normalmente, viene usato per colpire attacchi di precisione su bersagli terrestri, ma può anche essere usato per compiti anti-nave. La sua autonomia può essere molto elevata (a seconda di velocità, grandezza, peso della testata) e solitamente viaggia a regimi subsonici. I missili da crociera possono cambiare la propria rotta durante il loro volo, grazie al loro sistema di guida che ne devia la traiettoria su punti geografici preimpostati determinati via Gps o sistema inerziale, e può avere diversi carichi bellici.

I missili ipersonici

Quando si parla di missile ipersonico, invece, ci si riferisce a una qualità di un missile e non a un particolare modello: il regime di volo ipersonico, infatti, è quello che si ha a velocità superiori a Mach 5 ovvero 5 volte la velocità del suono. Pertanto un missile ipersonico può essere un missile da crociera o un missile balistico a seconda dei modelli.

Oggi, considerando che le testate dei missili balistici classici raggiungono già velocità ipersoniche quando rientrano in atmosfera, si definisce un missile ipersonico un vettore che, oltre a viaggiare a più di Mach 5, è anche capace di manovrare sensibilmente durante il suo volo, cambiando repentinamente quota e direzione.

Le testate plananti ipersoniche, o Hgv (Hypersonic Glide Vehicle), vengono infatti montate su normali missili balistici ma una volta staccatesi sono in grado di viaggiare ad altissima velocità e di manovrare in atmosfera prima di colpire il loro bersaglio.

Esistono anche missili da crociera ipersonici, e in questo caso la loro propulsione può essere di tipo “a razzo”, come quella di un qualsiasi missile balistico, oppure simile a quella di un aereo ovvero con un motore che “ingerisce” aria e spinge il missile ad altissime velocità: in quest’ultimo caso si parla di propulsione ramjet o scramjet a seconda dei regimi di velocità ipersonica mantenuti dal propulsore.

Non bisogna dimenticare che esistono anche missili per il combattimento aria-aria, cioè tra cacciabombardieri, che hanno velocità ipersoniche.

In questo caso la propulsione è di tipo a razzo.

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