Il big match del sabato della Serie A finisce con un pareggio a reti bianche che certo non avrà deluso gli spettatori. Il derby della Mole vede di fronte due squadre che non si sono risparmiate ma che non sono riuscite a trovare la zampata per portare a casa i tre punti. Nel primo tempo la Juventus crea due occasioni monumentali, entrambe sprecate da un Vlahovic non al meglio mentre nella ripresa è il Torino a rendersi più pericoloso. L’undici di Juric domina nel possesso ma raramente è in grado di impensierire un attento Szczesny. Si finisce quindi con un pari che lascerà delusi entrambi gli allenatori e farà la gioia delle rivali nella corsa per l’Europa che conta.
Le scelte dei tecnici
Per la partita più importante della stagione granata, Juric scioglie subito uno dei pochi dubbi alla vigilia. Per affiancare l’ariete Zapata il tecnico del Torino sceglie ancora Sanabria, aiutato alle sue spalle da Vlasic. La difesa vedrà Bellanova esterno destro mentre Rodriguez la spunta su Lazaro: a completare la linea partirà Tameze. Ilic è recuperato dall’infortunio ma non partirà dal primo minuto: sulla mediana, quindi Ricci, Linetty e Vojvoda.
Vista la buona prova contro la Fiorentina, Allegri conferma l’undici che ha battuto i viola, con Cambiaso e Kostic che vengono ancora preferiti a Weah ed Iling. Vista l’indisponibilità dell’infortunato Milik, il tecnico livornese non può permettersi rotazioni in avanti: si partirà da subito con la coppia Chiesa-Vlahovic, con Kean e Yildiz che scaldano i motori in panchina. A guidare la difesa l’ex Bremer, forse al suo ultimo derby: zero cambi anche al centrocampo.
Vlahovic spreca, il Toro anche
Al pronti via dopo le polemiche della vigilia sugli striscioni a Superga, pratica immediatamente condannata dalla società, il minuto di silenzio per le vittime di Suviana lascia il posto ad una partenza arrembante dei bianconeri. La prima enorme occasione per l’undici di Allegri arriva al 7’, grazie ad un gran lavoro di Chiesa sulla destra: cross perfetto sul palo lontano per il libero Vlahovic, che, però, riesce a colpire solo il palo esterno con il suo piattone. I bianconeri tornano pericolosi sei minuti dopo, ancora grazie al lavoro di Chiesa, davvero scatenato: l’ex viola entra in area dalla sinistra e fornisce un buon pallone a Cambiaso. Visto che è spalle alla porta, il giovane cede la palla a Locatelli, che purtroppo non inquadra lo specchio della porta.
Dopo una pausa medica e qualche scintilla tra Gatti e Zapata dopo un contatto fortuito, il Toro riesce a farsi vivo dalle parti di Szczesny e mettere in crisi la difesa degli ospiti: prima un cross di Vojvoda costringe Rabiot a mettere in angolo, poi è il portiere bianconero ad uscire di pugno e liberare. Sul rovesciamento di fronte, però, la Juventus si rende pericolosissima: azione che si sviluppa sulla destra ed ottimo cross di Gatti, che trova Vlahovic ancora troppo libero sul secondo palo. Il serbo, stavolta, mette una buona deviazione ma Milinkovic-Savic si supera, mettendo in angolo col piede. Da lì in avanti, però, è il Torino a fare le cose migliori, rendendosi pericoloso due volte nel giro di due minuti.
Sul primo cross di Vojvoda arriva per primo Kostic mentre il secondo tentativo di Bellanova arriva a Vlasic. Torsione non semplice per il fantasista serbo, che mette fuori. Il lungo recupero è molto nervoso, con Maresca che è costretto ad estrarre tre cartellini in pochi minuti: prima è Gatti ad essere punito per un colpo a Buongiorno, poi tocca a Sanabria e Vojvoda. Si va negli spogliatoi su uno zero a zero certo non noioso ed una partita che rimane apertissima: vedremo quali saranno le mosse di Allegri e Juric all’intervallo.
Tanta grinta, poche occasioni
Al ritorno dagli spogliatoi, è il Torino ad iniziare decisamente meglio, trovando anche il vantaggio dopo tre minuti con un facile tap-in di Zapata: peccato che Maresca avesse fermato il gioco per un fallo di Bellanova su Kostic. L’undici di Juric non si dà per vinto e porta Vlasic due volte al tiro: il fantasista serbo viene però murato due volte dalla difesa. Molto pericolosi i cross di Bellanova dalla destra: sul primo Gatti mette un’ottima diagonale, mentre il secondo arriva sulla testa di Sanabria. Discreto il suo colpo di testa ma Szczesny è molto attento e respinge senza troppi problemi. La risposta della Juventus non è certo irresistibile: prima è Vlahovic a provarci dalla lunga distanza, trovando la facile parata di Milinkovic-Savic, poi una ripartenza di McKennie viene intuita dal portierone granata prima che Rabiot possa ricevere l’assist.
Allegri si rende conto che Kostic e Chiesa hanno speso molto e li richiama in partita, dando una mezz’ora abbondante ad Iling-Junior e Yildiz. Nonostante macini tanto gioco, il Torino crea poche chiare palle gol: la migliore la fornisce Tameze a Vojvoda ma il suo destro è troppo centrale. La Juventus non ha rinunciato del tutto ad attaccare e si rende pericolosa con Yildiz: il giovane turco fa tutto da solo, impegnando con un buon destro Milinkovic-Savic. Nuovi cambi da entrambe le parti: Okereke e Lazaro per Sanabria e Vojvoda, Kean ed Alex Sandro per Vlahovic e Gatti. Qualche polemica nel finale per un contatto in area piccola tra Masina e Szczesny che lascia il portiere bianconero a terra. Juric protesta per un fallo di mano e viene espulso. I sette minuti di recupero vedono gli assalti del Toro che si infrangono tutti sulla difesa juventina e uno 0-0 che lascia scontenti entrambi i tecnici.
Il tabellino
TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova (85’ Masina), Ricci, Linetty, Vojvoda (78’ Lazaro); Vlasic; Sanabria (78’ Okereke), Zapata. Allenatore: Ivan Juric
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti (79’ Alex Sandro), Bremer, Danilo; Cambiaso (90+5’ Alcaraz), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (64’ Iling-Junior); Vlahovic (79’ Kean), Chiesa (64’ Yildiz). Allenatore: Massimiliano Allegri
Marcatori: –
Ammoniti: 44’ Gatti (J), 45+1’ Sanabria (T), 45+3’ Vojvoda (T), 69’ Cambiaso (J), 76’ Linetty (T)
Espulsi: –
Arbitro: Fabio Maresca (Napoli)