Donald Trump pronto a sconvolgere la campagna elettorale Usa. Fonti anonime vicine al tycoon riferiscono al New York Times l’acceso interesse dell’ex presidente nei confronti di Robert Kennedy Jr, il controverso candidato sceso in pista da indipendente alle elezioni del 5 novembre, il quale secondo le indiscrezioni di stampa potrebbe trovare posto come numero due nel ticket repubblicano. Un colpo di scena che, se confermato, potrebbe cambiare la traiettoria di una delle competizioni politiche più incerte degli ultimi decenni.
Quanto sarebbe irresistibile per gli elettori degli States un’eventuale unione tra Mar-a-Lago e Camelot? Questa è la domanda che The Donald pone agli uomini della sua campagna impegnati in un complesso processo di selezione. Obiettivo: individuare un vicepresidente in grado di convincere gli indecisi a passare in campo repubblicano. E anche se dal “cerchio magico” di Trump fanno sapere che Robert Kennedy Jr non rappresenti un’opzione realistica, l’esponente repubblicano continua ad accarezzare l’ipotesi di un matrimonio politico senza precedenti. In ballo per il tycoon, secondo un sondaggio condotto in sette Stati chiave dal Wall Street Journal, ci potrebbe essere l’11% dei consensi attribuiti al candidato sostenitore di teorie complottiste.
“Mi piace come suona Trump-Kennedy“, avrebbe affermato ai suoi l’imprevedibile miliardario affascinato dal brand di una delle famiglie più celebri d’America legata alla leggendaria figura di John Fitzgerald Kennedy. I reporter del New York Times ricordano che durante il suo mandato The Donald si sia spesso vantato con i suoi ospiti alla Casa Bianca di sedere alla stessa scrivania usata da Jfk tradendo così una profonda ammirazione per il presidente della Nuova frontiera.
D’altra parte, tra i repubblicani serpeggia il timore che Robert Kennedy Jr possa sottrarre voti al Gop e ciò potrebbe aver contribuito ad alimentare l’attenzione di Trump. Di recente, infatti, l’indipendente ha sostenuto che Joe Biden sia una minaccia maggiore per la democrazia rispetto al miliardario e ha definito “attivisti privati delle loro libertà costituzionali” le persone accusate di aver partecipato all’assalto al Congresso del 6 gennaio del 2021.
Intanto Robert Kennedy Jr, pur ammettendo di sentirsi “lusingato” dalle attenzioni riservate da Trump, ha reso noto di non essere interessato a correre come suo vice. A sua volta il terzo incomodo della competizione presidenziale ha annunciato proprio pochi giorni fa di aver scelto come sua vice Nicole Shanahan, avvocata di San Francisco ed ex moglie del co-fondatore di Google Sergey Brin.
Una decisione da parte di Trump sul suo numero due sembra al momento ancora lontana. Ogni riserva dovrà essere sciolta entro il 15 luglio, data di inizio della convention del partito dell’elefante di Milwaukee. Gli strateghi repubblicani puntano a chiudere quanto prima la partita ritenenendo che una scelta compiuta in tempi rapidi potrebbe permettere la raccolta di maggiori finanziamenti per la campagna.
Non sarebbe poi trascurabile la necessità di selezionare un vice che supporti con forza un candidato che nei prossimi mesi si dividerà sempre più tra comizi e apparizioni nelle aule dei tribunali.