Sono mesi caldissimi quelli che precedono le imminenti elezioni presidenziali Usa (5 novembre 2024) e ancora una volta ad affrontarsi saranno Donald Trump e Joe Biden. Ha destato scalpore una recente affermazione del 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Nel corso di un’intervista concessa al conduttore radiofonico Hugh Hewitt, di stampo conservatore, Trump ha suggerito di sottoporre al test anti-droga l’attuale presidente.
Il discorso sullo stato dell’Unione
Senza mezzi termini, il tycoon ha spiegato di avere dei dubbi sull’integrità di Joe Biden che, a suo dire, sarebbe stato sotto effetto di droghe mentre pronunciava il suo discorso sullo stato dell’Unione, lo scorso 7 marzo. Parole pesantissime, che hanno aumentato ulteriormente la tensione. In queste ultime settimane, infatti, non sono mancati botta e risposta continui fra i due avversari, entrambi desiderosi di tornare a ricoprire il ruolo di presidente degli Stati Uniti d’America.
Per avvalorare la propria affermazione, Trump ha ricordato un fatto accaduto proprio alla Casa Bianca, ossia il ritrovamento di cocaina, avvenuto lo scorso luglio. Un affare davvero increscioso di cui ancora si sa poco. A quanto pare la sostanza stupefacente fu rinvenuta in bustina a cerniera, abbandonata in un’area comune della residenza presidenziale.
“Penso che quello che è successo sia, sai, quella roba bianca che hanno trovato per caso, che era cocaina alla Casa Bianca, non lo so, penso sta succedendo qualcosa lì”, ha dichiarato Trump parlando con l’intervistatore Hewitt. “Ho guardato il suo stato dell’Unione e all’inizio era tutto su di giri. Alla fine, stava svanendo velocemente. Sta succedendo qualcosa lì”, ha ribadito. “Penso che i dibattiti, almeno con lui, dovrebbero essere testati con un test anti-droga. Voglio un test anti-droga“, ha aggiunto.
Alla richiesta di spiegazioni da parte di Hugh Hewitt, Trump ha proseguito: “Non so cosa stia usando, ma non era… ehi, era più alto di un aquilone”. Ma non finisce qui, perché il tycoon ha sottolineato: “Ma ovviamente viene aiutato in qualche modo, perché la maggior parte delle volte sembra che si stia addormentando“. Insomma, un commento impietoso nei confronti di Biden, che ha ovviamente scatenato un’accesa polemica. L’ennesima di questa campagna elettorare americana.
La replica
Chiaramente, dopo un simile attacco, c’è stata la corsa per chiedere un commento alla Casa Bianca. Contattato dall’Independent, Ammar Moussa, direttore della risposta rapida del presidente, ha dichiarato che gli americani dovrebbero essere maggiormente preoccupati “per la promessa di Trump di deportare milioni di persone e strappare i bambini alle loro famiglie, e per la sua folle ossessione di mentire sulla perdita delle ultime elezioni e di minare la nostra democrazia“.
Moussa ha inoltre affermato che la campagna elettorale di Trump “sta andando a gonfie vele perché l’agenda tossica del candidato continua a essere perdente tra gli elettori”.