In risposta alla decisione ritenuta da buona parte della politica “sconsiderata” del preside dell’istituto Iqbhal Masih di Pioltello (Milano) di chiudere la scuola il 10 aprile per “festeggiare una festa islamica, ovvero la festa della interruzione del digiuno del Ramadan”, l’eurodeputato della Lega, Angelo Ciocca, ha deciso di offrire una valida alternativa formativa a un gruppo di alunni, invitandoli a visitare la sede del Parlamento europeo a Bruxelles. “Trovo folle la decisione del preside e per questo ho deciso di invitare i ragazzi al Parlamento europeo, affinché possano rendere utile la loro assenza da scuola in un’altra maniera, magari più formativa”, ha detto Ciocca. Per l’eurodeputato la visita offrirà agli studenti l’opportunità di capire le dinamiche del Parlamento europeo. “Ma soprattutto di imparare i principi democratici che sottendono, o cosi dovrebbe essere quantomeno sulla carta, l’Unione europea – ha concluso Ciocca -. Anche in vista delle prossime Europee, dove il coinvolgimento dei giovani, saranno ben 2,8 milioni i nuovi elettori che si presteranno a votare alle urne, risulta quanto mai importante nei processi stessi delle politiche Ue. Politiche che in questi anni hanno parlato di giovani, ma danneggiandoli“.
Il caso
La sede della scuola primaria di Pioltello nel Milanese, parte dell’istituto comprensivo Iqbal Masih, è finita al centro delle polemiche dopo la decisione di chiudere il 10 aprile nel giorno di fine Ramadan e nuove polemiche arrivano in Brianza a Renate dove la celebrazione di Eid al-Fitr si terrà negli spazi dell’oratorio. Intanto a Pioltello se una parte dei genitori è contenta della decisione di lasciare i ragazzi a casa per la fine del Ramadan, altri invece rimangono fortemente critici.
Mattarella e il ministro
Sulla questione si era espresso anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolineando il suo “apprezzamento“ per il lavoro degli insegnanti e degli organi d’istituto. Tutto mentre il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ospite di Dritto e Rovescio su Retequattro, non ha avuto dubbi: “La scuola ha motivato la delibera per esigenze didattiche e ha ridotto da 4 a 2 i giorni di vacanza.
Io ritengo che si faccia integrazione tenendo aperte le scuole non chiudendole e che quando la maggioranza degli studenti è italiana si deve consentire agli studenti italiani di poter andare a scuola mentre è giusto giustificare gli studenti islamici che stanno a casa, si può fare la giustificazione“.