Nelle scorse ore aveva paventato minacce russe sulle Olimpiadi di Parigi 2024 e si era detto “sicuro” del fatto che l’evento sportivo sia nel mirino di Mosca. Emmanuel Macron ha così lanciato l’allarme e provocato al contempo una dura reazione del Cremlino. A margine dell’inaugurazione del Centro acquatico olimpico di Saint-Denis, alle porte della capitale francese, l’inquilino dell’Eliseo aveva espresso la certezza che Mosca abbia intenzione di boicottare i Giochi, in particolare “in termini informatici“. E, al riguardo, aveva anche annunciato l’esistenza di un “piano b” per la sicurezza della manifestazione in programma dal 26 luglio all’11 agosto prossimi.
“Qualora le circostanze lo imponessero”, ha affermato Macron davanti ai giornalisti, sarebbe pronto un piano alternativo a quello principale, che prevede l’inaugurazione delle Olimpiadi sulla Senna, con lo sfondo coreografico della Tour Eiffel. Secondo il presidente francese, infatti, Mosca avrebbe interesse a sabotare l’evento, nell’ambito delle crescenti tensioni che stanno contrassegnando i rapporti tra l’Eliseo e il Cremlino. Nelle scorse ore, era anche intercorsa una telefonata – arrivata dopo mesi di silenzi – tra il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e l’omologo francese, Sebastien Lecornu. “I commenti da parte russa sono stati barocchi e minacciosi“, aveva chiosato Macron, riferendosi ai sospetti del Cremlino sul coinvolgimento occidentale negli attentati di Mosca.
Le successive parole del presidente francese sulla presunta volontà russa di sabotare i Giochi olimpici non hanno fatto altro che irrigidire i rapporti. Le affermazioni di Macron – ha replicato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov – sono “inaccettabili” e “del tutto infondate“. Da Mosca, inoltre, il comportamento francese è stato bollato come “assolutamente inaccettabile” e caratteristico delle accuse occidentali che “non sono mai supportate da prove adeguate“. Negli ultimi mesi, lo ricordiamo, Parigi aveva anche accusato la Russia di tentare di manipolare l’opinione pubblica sul conflitto ucraino, inondando i social media e i media filo-Cremlino con narrazioni che cercano di giustificare la sua offensiva.
Ora le tensioni tra i due Paesi si sono intensificate anche rispetto a un evento, come quello olimpico, che non rientra direttamente nelle vicende geopolitiche in senso stretto.
E che tuttavia è già diventato una pedina sul grande e complicatissimo scacchiere delle relazioni internazionali in tempo di guerra.