Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un totale di 12 arresti, nei confronti di altrettanti cittadini italiani, di età compresa tra i 40 e i 67 anni, di far parte di una banda dedita alle rapine a Milano. Per tutti loro è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare, per 10 in carcere e per altri 2 ai domiciliari, con accuse a vario titolo che spaziano dai reati di detenzione di armi e munizionamento, detenzione e ricettazione di divise delle Forze dell’ordine di provenienza illecita, detenzione di sostanze stupefacenti.
L’inchiesta è durata anni e tra le peculiarità di questa banda c’è senz’altro l’utilizzo di dispositivi per la travisazione, come parrucche ma anche divise delle forze dell’ordine, utilizzate per conquistare la fiducia delle vittime. L’indagine nasce nel novembre 2021 su denuncia del titolare di un laboratorio orafo milanese di via Assab, il quale è stato vittima di una rapina pr mano di cinque persone armate di pistola e con il volto coperto. La rapina ha fruttato alla banda una refurtiva costituita di lavorati e semilavorati in oro e palladio, oltre ad altro materiale prezioso, per un valore stimato pari a circa un milione di euro. Un bottino ingente per la banda, che in quell’occasione riuscì a fuggire prima che arrivassero le forze dell’ordine.
Le indagini sono state lunghe e non facili ma, dopo tanto lavoro, gli investigatori hanno concentrato i loro sospetti su un gruppo di pregiudicati sospettati di essere coinvolti a vario titolo nella rapina. A quel punto, tutti i componenti della banda sono stati messi sotto intercettazione ed è proprio grazie a questo che è stato possibile per la polizia venire a conoscenza di un nuovo colpo che la banda si stava preparando a compiere, stavolta in provincia di Varese. Una delle basi del gruppo era un appartamento di via Romagna a Milano, intestato a soggetti al di sopra di ogni sospetto, dove la banda occultava armi, munizioni, uniformi delle forze dell’ordine e quant’altro necessario per portare al termine le azioni criminose.
Nello specifico, tra le armi sono stati sequestrati un fucile a pompa calibro 12 Franchi, una pistola calibro 22 Browning, entrambi provenienti da furti. E ancora, una pistola calibro 7.65 Beretta con matricola abrasa e munizionamento compatibile con le armi. Nello stesso appartamento era stata occultata anche della cocaina, circa 1 Kg, che era già stata sporzionata in bustine pronte per il consumo.
Tra gli oggetti sequestrati anche un distintivo della Guardia di finanza e alcune divise di corrieri espressi per passare inosservati.