Mille euro ai dipendenti delle Entrate. Il decreto tagli-incentivi include un provvedimento che riguarda i dipendenti di Agenzie delle Entrate, Dogane e Monopoli. La misura, infatti, prevede che per il 2024 e per il 2025 venga erogato un bonus il quale dev’essere sommato allo stipendio dei lavoratori. La motivazione? Si tratta di una retribuzione dovuta allo sforzo ulteriore che il personale sta facendo per attuare la riforma fiscale e tutte le misure necessarie, ovvero realizzare gli obiettivi del Pnrr. Ecco tutte le informazioni.
L’intervento
La misura in questione costerà 51 milioni di euro allo Stato. Mediamente, stando ai calcoli della Ragioneria inclusi nella relazione illustrativa allegata al decreto, a ogni dipendente verranno erogati 1.047 euro in più rispetto allo stipendio. 38 milioni di euro verranno destinati al personale delle Entrate e 13 per Dogane e Monopoli. Le risorse economiche potrebbero essere reperite dal “fondo taglia-tasse”, nel quale viene accantonato il gettito extra che si crea con l’attuazione della delega fiscale e l’applicazione della global minimum tax nei confronti delle multinazionali che hanno un fatturato che supera i 750 milioni di euro. Il fatturato in questione, in base a quanto previsto dalla legge di bilancio, dovrà essere utilizzato ai fini del taglio dell’Irpef da quattro a tre aliquote.
La carenza di personale
In questo frangente c’è una questione da considerare, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe avere a disposizione 43 mila dipendenti, il calcolo esclude i dirigenti, quelli reali, invece, sono circa 29 mila. In totale la carenza è di 14 mila lavoratori. Questo intervento va quindi a premiare le attività riguardanti i l’attuazione del Pnrr e di lotta all’evasione fiscale, si tratta di un lavoro importante nonostante le carenze di organico. Inoltre per far fronte al problema della carenza di personale, nel Piao, il Piano integrato dell’amministrazione, è stato inserito come obiettivo quello di reclutare attraverso un concorso 11.657 nuovi professionisti.
Gli enti locali
Complessivamente i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate hanno un salario molto più alto rispetto a quello dei colleghi del settore pubblico di alto livello. Il bonus in questione, inoltre, contribuisce a incrementare il salario. Per questa ragione sono diversi i lavoratori di altre amministrazioni che partecipano ai bandi del Fisco per poter percepire un migliore stipendio. Un esempio sono i dipendenti degli enti locali che con contratti uguali ricevono premi e paghe più basse.
Questa situazione ha portato le parti a una valutazione su se e come introdurre un bonus per i lavoratori di lunga data.