“Le onde alterano il Dna e sono molto dannose ma tutti siamo esposti”

"Le onde alterano il Dna e sono molto dannose ma tutti siamo esposti"

Al netto delle suggestioni da film di fantascienza e ammesso che l’inchiesta sull’arma sonora usata dai russi abbia reale fondamento, cosa provocherebbe un attacco elettromagnetico a livello neurologico? Abbiamo girato la domanda a Sergio Barbieri, direttore del dipartimento di Neurologia del Policlinico di Milano.

Quali sono gli effetti della cosiddetta sindrome di L’Avana?

«Se le onde elettromagnetiche sono ad alta frequenza e sotto una forma pulsata possono creare gravi danni ai tessuti cerebrali. Causano uno stress ossidativo dei neuroni, cioè li conducono a una morte programmata. Inoltre hanno effetto sulla mielina, la membrana che avvolge le fibre nervose: di fatto diventa meno fluida la distribuzione degli stimoli».

Ma possono causare danni permanenti?

«Arrivano anche a provocare delle alterazioni del Dna. Agiscono sulle capacità di apprendimento e provocano un danno termico sui canali del calcio che trasportano gli stimoli. Inoltre alterano l’attività autofasica della cellula, cioè la sua capacità di eliminare da sola le sue parti danneggiate».

All’orecchio non provocano disturbi?

«Essendo onde elettromagnetiche non causano un danno diretto all’udito. Lo farebbero se fossero sonore. In quel caso, disturbando il timpano, provocherebbero una sorta di acufene».

La comunità scientifica come si pone nei confronti di questa storia?

«Non sta a noi medici accertare la veridicità o meno delle inchieste, ma gli ultimi report hanno documentato un aspetto da non trascurare: molte persone della stessa zona in cui vivono i diplomatici americani non hanno avuto alcun tipo di problema o sintomo strano. E anche le risonanze sono risultate negative».

Ma quindi è tutta una bufala?

«Potrebbe essere. E c’è anche un aspetto psicologico da considerare: essere consapevoli di poter essere un bersaglio, fa alzare i livelli di stress nei diplomatici che si sono sentiti presi di mira. E quindi, inconsciamente, anche i malesseri. Quelli riferiti sono mal di testa, nausea, vertigini, disturbi del sonno, problemi di memoria».

Le microonde di cui si parla, sono le stesse di quelle dei forni?

«Sono quelle. Hanno un effetto termico. Ma, essendo disperse nell’ambiente e non concentrate in un’area ristretta come quella del forno che abbiamo comunemente in cucina, non sono in grado di avere la stessa intensità negli effetti».

Le microonde però vengono utilizzate in medicina?

«Si, i raggi X per le radiografie. Oppure i raggi gamma per la gamma kinfe, una tecnica ad altissima frequenza utilizzata per colpire il tumore con fasci di radiazioni e bloccare dunque la sua espansione».

Le onde elettromagnetiche hanno effetti molto dannosi?

«Dipende dalla loro frequenza, ma contiamo che ne siamo circondati. Computer, cellulari.

Ricordiamoci in caso di Radio Vaticano e dei disturbi avvertiti dalla popolazione: cefalee, depressione, disturbi del sonno, fino ai casi di tumore».

Leave a comment

Your email address will not be published.