Israele avrebbe lanciato attacchi sul comune di Mezzeh, nell’area di Damasco, in Siria, colpendo un edificio che apparterrebbe all’ambasciata dell’Iran. Il sito web iraniano SSN sostiene che gli aerei da guerra delle Forze di difesa israeliane (Idf) avrebbero preso di mira un edificio situato tra il consolato di Teheran e la residenza dell’ambasciatore dello stesso Paese. Alcune foto che circolano sui media mostrerebbero il sito preso di mira dall’aviazione di Tel Aviv. L’agenzia statale siriana Sana, intanto, sostiene che i sistemi di difesa aerea hanno risposto all’attacco nemico.
La replica ufficiale dell’Iran non è tardata ad arrivare L’ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, ha assicurato che Teheran risponderà “duramente” a Israele. “Il regime sionista (Israele) sta agendo contro il diritto internazionale, quindi riceverà una dura risposta da parte nostra“, ha detto Akbari alla televisione di stato iraniana, in collegamento da Damasco. Il diplomatico ha assistito dalla finestra dell’ambasciata iraniana all’attacco al consolato, che ha detto essere stato effettuato con caccia F-35.
Cosa è successo in Siria
La situazione è ancora convulsa e le notizie frammentate. Il media iraniano Students news Network ha confermato su X che l’edificio colpito nel corso di un presunto bombardamento israeliano apparterrebbe all’ambasciata di Teheran in Siria. “L’edificio apparteneva all’ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran e aveva una bandiera“, si legge nel post. L’edificio preso di mira era letteralmente situato a metà tra la rappresentanza iraniana e quella canadese.
The Times of Israel afferma che, al momento, non ci sono notizie su possibili vittime del raid, mentre l’Osservatorio siriano per i diritti umani parla di un bilancio provvisorio di almeno sei morti. Anche l’agenzia di stampa iraniana Tasnim parla di sei morti, precisando però che il numero esatto delle vittime non è stato ancora confermato ufficialmente. Altri media iraniani sostengono che l’edificio colpito ospitava il consolato iraniano e la residenza dell’ambasciatore.
Tra queste ci sarebbe un nome rilevante. Il giornalista Ali Hashem di Al Jazeera ha scritto, sempre su X, che all’interno della struttura colpita si trovava un comandante del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC) di altissimo grado in Siria e Libano. Si tratterebbe di Mohammad Reza Zahedi, incaricato di supervisionare le operazioni della Forza Quds nel Levante è ucciso durante il blitz. Zahedi era un ex comandante delle forze aeree e di terra dell’IRGC.
#BREAKING: this is a significant hit by #Israel. A pro-#IRGCterrorists Telegram channel is reporting that the commander of #IRGCterrorists QF Department 2000 Mohammad Reza Zahedi (who oversees Quds Force operations in the Levant) was killed in the strike today. Zahedi is a former… pic.twitter.com/1Hbv8991yX
— Jason Brodsky (@JasonMBrodsky) April 1, 2024
Alta tensione tra Israele e Iran
Un portavoce militare israeliano interpellato da Reuters sui fatti di Damasco ha risposto in maniera emblematica: “Non commentiamo le notizie dei media stranieri“. La televisione di stato siriana ha confermato che l’attacco ha riguardato un edificio del consolato di Teheran. In precedenza, come detto, i media iraniani avevano riferito che era stato colpito un edificio vicino all’ambasciata, e l’agenzia di stampa studentesca iraniana aveva riferito che gli obiettivi erano il consolato e la residenza dell’ambasciatore.
Dall’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, Tel Aviv ha intensificato gli attacchi aerei in Siria contro la milizia libanese Hezbollah appoggiata dall’Iran e il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (IRGC), che sostengono entrambi il governo del presidente Bashar al-Assad.
Nelle ultime ore erano stati registrati altri attacchi aerei israeliani nei siti vicino a Damasco. Il ministero della Difesa siriano spiegava: “Il nemico israeliano ha lanciato attacchi aerei dal Golan siriano occupato contro siti vicino a Damasco, ferendo due civili“. In precedenza, i media statali siriani avevano riferito che i sistemi di difesa aerea avevano intercettato obiettivi nemici nella regione di Damasco.
Venerdì, invece, 38 soldati siriani, sette membri di Hezbollah e sette membri siriani di gruppi filo-iraniani sono stati uccisi in attacchi attribuiti a Israele ad Aleppo, nel nord della Siria.